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4 Febbraio 2009 | Economia

Panasonic: 15 mila posti di lavoro in meno e nuovi schermi ecologici

Il marchio giapponese Panasonic, utilizzato dal gruppo industriale Matsushita per commercializzare i propri prodotti di elettronica di consumo, procederà con il taglio di 15 mila posti di lavoro e con la chiusura di 27 impianti per contrastare gli effetti della crisi economica in corso. Tra gli impianti da chiudere, ben 13 sono in Giappone , mentre la riduzione dei posti di lavoro avverrà gradualmente entro la conclusione del prossimo esercizio , a marzo 2010. Panasonic ha previsto anche il taglio delle retribuzioni degli executive del 10-20% e oneri di ristrutturazione  pari a 345 miliardi di yen. Il gruppo di Osaka, che già aveva rivisto al ribasso le stime sugli utili a 30 miliardi di yen (250 milioni di euro) , ha reso noto di averle ritoccate ulteriormente, ipotizzando ora un disavanzo al 31 marzo prossimo di ben 380 miliardi di yen (3,2 miliardi di euro), per effetto – si legge in una nota – ” del continuo peggioramento della domanda sui mercati e alla risalita dello yen verso le principali valute “. All’inizio dell’esercizio in corso, ad aprile 2008, Panasonic vedeva un anno record, con utili per oltre 310 miliardi di yen. Nel corso del terzo trimestre (ottobre-dicembre), il gruppo ha riportato una perdita netta di 63,1 miliardi di yen, a fronte di utili per 115,2 miliardi dello stesso periodo dell’esercizio precedente. Nei primi nove mesi, il risultato è positivo, ma in calo del 70%, a 65,4 miliardi di yen. ” Le nostre attività si sono fortemente deteriorate “, si legge ancora nella nota. Anche Mitsubishi Motors ha annunciato una perdita netta di 4,76 miliardi di yen nel periodo aprile-dicembre 2008 , ipotizzando un disavanzo a fine esercizio di 60 miliardi di yen (500 milioni di euro). Per il produttore di auto nipponico sarebbe la prima perdita in tre anni. Mitsubishi ha annunciato il ritiro da tutte le competizioni di rally: dunque non parteciperà più alla Parigi-Dakar, che ha vinto ben dodici volte. Panasonic si prepara inoltre al lancio, previsto per il mese di aprile, dei nuovi schemi al plasma dello spessore notevolmente ridotto rispetto a quelli tradizionali e soprattutto di tipo ecologico (consumano la metà rispetto ai classici). Per quel che riguarda il mercato giapponese, lo schermo da 50 pollici verrà lanciato al prezzo di 600 mila yen e quello da 54 pollici costerà 700 mila yen, mentre nel mercato statunitense i nuovi schermi arriveranno nel periodo estivo. Panasonic spera così di raddoppiare le sue vendite di schermi lcd e al plasma e di raggiungere le 15,5 milioni di unità vendute.

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