Parità di esposizione mediatica tra radio e v per i candidati al primo turno delle elezioni presidenziali in Francia. Lo ha deciso il CSA , il consiglio superiore dell’audiovisivo, per i 12 politici che si contendono l’Eliseo. A partire da questa settimana radio e tv devono rispettare i tempi di antenna – parola più commenti – oltre che quelli di parola. Una delle leggi più severe d’Europa: per gli spot tv spazio di 45 minuti per ciascuno in clip da uno a 5 minuti e mezzo. Comparsi i manifesti elettorali davanti a i seggi. Perciò non ci saranno più differenze di esposizione tra candidati “forti” come Sarkozy e Royal, “normali” come Bayrou e Le Pen e “deboli” come Bove e gli altri della lista. A 12 giorni dal voto il favorito della destra Nicolas Sarkozy cercherà di amministrare il suo vantaggio sugli altri pretendenti al duello finale. Ma il 42% degli elettori francesi, pari a 18 milioni di persone, non è sicuro su chi voterà il 22 aprile, ha rivelato un sondaggio pubblicato domenica. Se Nicolas Sarkozy sembra quasi certo di partecipare al secondo turno del 6 maggio, la socialista Segolene Royal deve faticare per conservare la seconda posizione di fronte alla rimonta del centrista Francois Bayrou e la minaccia del leader dell’estrema destra Jean-Marie Le Pen.
Par condicio alla francese in vista del voto

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