Debutterà in politica il Partito Pirata : in Italia ha cinque anni di esperienza come associazione culturale, ma ha deciso di spostare la sua rotta verso mete più impegnative. ” Non ci si può definire un partito finché non si partecipa alle elezioni . E noi abbiamo deciso di partecipare alle prossime elezioni, presentandoci a macchia di leopardo “, chiarisce Athos Gualazzi, presidente dell’Associazione partito pirata. Resta, però, ancora strada da fare in vista delle consultazioni politiche: ” Decideremo meglio quando saremo in prossimità delle elezioni, intanto ci lavoriamo “, aggiunge Gualazzi. Consenso unanime tra i pirati sui cavalli di battaglia storici: una rete libera, opposizione a qualsiasi forma di censura, riforma del copyright e dei brevetti. A entusiasmare i sostenitori dei Partiti Pirata è stata soprattutto l’ ultima vittoria del Piraten Partei a Berlino : a sorpresa hanno ottenuto 130mila voti alle elezioni per il Parlamento della città-Stato tedesca. A quasi sei anni dal varo in Svezia, i partiti pirata sono ormai attivi in ventidue nazioni.
Partito Pirata, è tempo di andare alle elezioni

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