25 Maggio 2010 | Attualità

Passo indietro di Santoro: troppe fughe di notizie

A sorpresa, Michele Santoro torna sui suoi passi e mette in dubbio la possibilità di abbandonare il ruolo di dipendente della Rai. ” In questa situazione non ha alcun senso continuare ad immaginare cambiamenti il cui scopo fondamentale era solo porre fine ad una vertenza giudiziaria e progettare nuovi format nell’interesse della Rai e del pubblico” , ha dichiarato il giornalista in una nota. Il ripensamento è dovuto alle ” continue fughe di notizie” che “hanno violato l’impegno di riservatezza indispensabile per un possibile accordo con la Rai favorendo interpretazioni fantasiose lesive della mia immagine”. ” Trasmissioni televisive della Rai hanno potuto entrare nel merito di una trattativa in corso d’opera con un profilo denigratorio dei miei comportamenti di professionista. Non era mai avvenuto in precedenza” , ha proseguito puntando il dito contro i numerosi attacchi ricevuti nelle ultime settimane, l’ultimo dei quali risale ai ieri sera ed è stato a opera di Bruno Vespa durante Porta a Porta. Non c’è più possibilità, conclude Santoro, di ipotizzare cambiamenti per mettere la parola fine alla vertenza giudiziaria. La decisione del conduttore di Annozero , che potrebbe quindi tornare la prossima stagione, va incontro all’auspicio del presidente della Rai Paolo Garimberti , che in mattinata ha affermato: “Santoro è una risorsa e deve restare in ogni caso. L’ho spiegato a lui stesso quando mi ha accennato l’ipotesi di cambiare programmi, gli ho spiegato che è una risorsa per l’azienda e che io l’avrei difeso comunque sia se avesse deciso di cambiare il suo impegno in tv sia che avesse deciso di continuare con Annozero. La firma a questo punto dipende solo da Santoro, noi aspettiamo le sue decisioni. La questione deve comunque tornare in consiglio perché è di sua competenza”. E’ intervenuta sulla questione anche la commissione di Vigilanza Rai , che ha convocato per la prossima settimana il direttore generale Mauro Masi per in merito alla possibile rescissione consensuale del contratto tra l’azienda e Michele Santoro. Masi sarà ascoltato anche sul caso della rinuncia alla conduzione del Tg1 da parte di Maria Luisa Busi, sul piano industriale e sull’oscuramento di Rai News durante lo switch over lombardo.

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