Sono stati bruciati, nel corso di un’azione dimostrativa da parte della polizia a Pechino, quasi 42 milioni di articoli pornografici tra dvd e software. L’azione è stata fatta nell’ambito della nuova campagna contro la pornografia su internet annunciata dalla Cina. “Il boom di contenuti pornografici su internet ha contaminato il cyberspazio corrompendo le giovani menti della Cina”, aveva affermato Zhang Xinfeng, viceministro della Sicurezza pubblica, nell’annunciare gli obiettivi della campagna. L’iniziativa del governo cinese prende di mira “la distribuzione di materiali pornografici e l’organizzazione di spettacoli di spogliarello e ripulirà il web da immagini di sesso esplicito, audio e videoclip”, ha spiegato il ministro.
Pechino mette al rogo il porno

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