Prosegue il braccio di ferro tra Cine e Stati Uniti su libertà d’espressione e politiche di gestione del web. Pechino ha definito “dannoso” l’intervento di Hillary Clinton, che ieri a Washington ha tenuto un discorso contro la censura su internet, chiamando indirettamente in causa le restrizioni applicate da Pechino e i recenti attacchi a Google da parte di pirati informatici cinesi. “Sono accuse irragionevoli” si legge sulla nota pubblicata sul sito del ministero degli Esteri del paese asiatico , che respinge gli attacchi del segretario di Stato americano: “ Chiediamo agli Stati Uniti di rispettare i fatti e smettere di utilizzare la cosiddetta libertà su internet per formulare accuse senza fondamento. Internet in Cina è aperto e siamo il paese più attivo nello sviluppo della rete […]: ci sono 3,68 milioni di siti e 180 milioni di blog ” La reprimenda della Clinton ha rinfocolato lo scontro tra le due potenze , tanto che c’è chi già parla di guerra fredda digitale.
Pechino si stizzisce: scontro con gli Usa

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