Crisi, recessione, disoccupazione. La cura, quanto meno attitudinale, è “pensare digitale” . Lo dice Angelo Cardani, neo-presidente di Agcom, che nell’audizione alla Commissione dei laovri pubblici in Senato ha chiamato a raccolta la politica, chiedendo sforzi, attenzioni e impegno per lo sviluppo delle nuove tecnologie italiane. “L’economia digitale può fare molto per lo sviluppo del Paese” , ha detto il gran capo Agcom , illustrando sinteticamente i passi da compiere per lo sviluppo della rete in fibra ottica e delle connessioni wifi, che dovrebbero portare a un incremento dell’utenza dei siti di e-commerce, rilanciando almeno in parte l’economia. Internet per tutti, significa anche e soprattutto digitalizzare i servizi della Pubblica amministrazione, ottenendo maggior efficienza e un risparmio notevole per le casse statali. Secondo Cardani, l’e-government italiano “è molto arretrato” rispetto alla media dei più importanti paesi europei, mentre la digitalizzazione economica richiede “investimenti elevati e la diffusa comprensione dei fenomeni in atto e poi l’individuazione degli obiettivi” . Tra pubblico e privato, il web sembra essere una delle vie di fuga preferenziali dallo stallo economico-sociale italiano.
Pensare digitale è il motto di Agcom

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