Il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni ha presentato oggi le linee guida per la riforma della Rai . Sono previste tre società operative distinte all’interno di una Rai che resta di proprietà pubblica: una società gestirà gli impianti della rete, una sarà a prevalente finanziamento pubblico e una finanziata esclusivamente dalla pubblicità. Ciascuna delle tre società avrà un consiglio di amministrazione, nominato dalla Fondazione-azionista che funzionerà in base alle norme del Codice Civile. A guidare la Rai sarà quindi una Fondazione che diventerà azionista di riferimento della Rai del futuro e che avrà diversi compiti, come spiega il ministro: “garantisce autonomia dal governo, rappresenta i cittadini-utenti, difende l’indipendenza aziendale nei confronti di diversi poteri, verifica l’andamento del contratto che regola Stato e servizio pubblico, definisce gli statuti delle società operative Rai e ne nomina i vertici”. Il ministero avvierà subito una consultazione pubblica con tutti i soggetti interessati che “si concluderà entro febbraio in modo da arrivare a marzo al disegno di legge del governo” che disegnerà il futuro della tv pubblica.
Per Gentiloni La Rai si fa in tre

Guarda anche: