Dal 30 giugno al 5 novembre 2023 l’Orangerie della Villa Reale ospita la mostra Banksy. Painting Walls un grande evento espositivo dedicato al nome più celebre della street art internazionale contemporanea dall’identità sconosciuta. Nonostante operi nell’anonimato Banksy è considerato uno degli artisti più famosi e influenti al mondo. Le sue opere sono state ammirate da milioni di persone
Attivista o artista?
Più attivista che artista Banksy è noto per i suoi graffiti satirici e sovversivi, spesso con messaggi politici o sociali. Le sue opere sono state trovate in tutto il mondo, da Bristol, in Inghilterra, dove è nato e cresciuto, a New York City, Los Angeles e Gerusalemme.Banksy ha iniziato a dipingere graffiti alla fine degli anni ’80 e all’inizio degli anni ’90. Il suo stile iniziale era caratterizzato da figure stilizzate e testi taglienti. Nel corso degli anni, il suo lavoro è diventato più complesso e sofisticato, incorporando una varietà di tecniche e materiali. Negli ultimi anni i suoi principali interessi sono stati l’emergenza climatica, le disuguaglianze sociali, i migranti, le guerre e i diritti dei popoli. L’attivista ha tenuto diverse mostre personali e le sue opere sono state esposte in musei e gallerie di tutto il mondo. Ha anche pubblicato diversi libri di fumetti e illustrazioni. Nel 2010, ha diretto il film d’animazione Exit Through the Gift Shop. Questa tuttavia non è una mostra autorizzata da Banksy ma ugualmente ricca e diversificata.
La mostra
Banksy. Painting Walls porta per la prima volta in Italia tre opere originali di Banksy, tre muri dipinti dall’artista tra il 2009 e il 2018. Accompagnati da opere originali e da una ricca selezione di serigrafie, tra cui le iconiche Girl with Balloon e Love is in the Air, di fotografie dei murali e approfondimenti dedicati alla musica e a Dismaland, il suo parco di “non-divertimenti”, i tre muri danno vita a un percorso che conduce lo spettatore attraverso l’immaginario del misterioso artista, dalle origini a oggi.
Le opere di Banksy, infatti, nate originariamente come street art e destinate a esser esposte sui muri delle città, liberamente, davanti agli occhi dei passanti, oggi vengono spesso prelevate dal contesto urbano, trasformate in “oggetti d’arte” e sparse nel mondo. È a partire da una riflessione su questa duplice vita delle sue opere che si articola il percorso espositivo allestito all’interno alla Villa Reale di Monza. Così l’esposizione è un vero e proprio viaggio immersivo nei controversi scenari artistici di una delle personalità più incisive e dirompenti del mondo dell’arte contemporanea.
I muri
Cuore della mostra sono sicuramente le tre porzioni di muro originali ed esposte che vedono protagonisti tre ragazzi. I giovanissimi infatti sono la generazione che più di tutte sostiene le tematiche significative per l’artista e che dovrà affrontare importanti battaglie come quella legata la cambiamento climatico. La prima opera, Season’s Greeting, originariamente posta all’angolo di un edificio in Galles è una denuncia contro l’inquinamento: da un lato si vede un ragazzino in abiti invernali che, con tanto di slittino, accoglie la neve a braccia aperte mentre cerca di afferrare qualche fiocco con la lingua; svoltato l’angolo, però, dall’altro lato si scopre che quei fiocchi bianchi che riempiono l’aria e colmano di gioia il ragazzino non sono di neve ma di cenere, sprigionatasi da un bidone della spazzatura in fiamme. In Heart Boy, un muro alto quasi due metri, si vede invece un ragazzino che rivolgendo lo sguardo profondamente turbato verso lo spettatore, avanza una richiesta universale di pace e amore: alle sue spalle, sullo stesso muro che occupa, con un pennello ancora sgocciolante tra le mani, ha disegnato un cuore rosa. L’ultima opera, Robot/Computer Boy, realizzata in principio sulla parete esterna di un ristorante nel Devon, è un invito da parte di Banksy a riflettere sui temi della digitalizzazione e dei rapporti uomo-macchina; attraverso un’inquietante composizione speculare che porta alla disumanizzazione del soggetto, il muro ritrae un ragazzino travestito da robot intento a disegnare sulla parete dell’hotel un robot stilizzato.