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27 Febbraio 2007 | Innovazione

Phone center a luci rosse anche per ragazzini

In un phone center di Milano, in via Padova, la polizia ha scoperto un servizio di proiezione di materiale porno, hard di diverso tipo e anche pedopornografico. Ci accedevano decine di persone e anche minorenni che dovevano pagare di più. La tariffa andava  da 1 a 5 euro l’ora. I video si vedevano su computer o sui visori di piccole telecamere. E’ stata proprio una di queste camere ad avere attirato l’attenzione di un passante che ha visto un ragazzino in una posa che lo ha insospettito (non chiedeteci quale, non siamo riusciti a saperlo)  con l’apparecchio in mano. Agli agenti il giovane ha detto che l’aveva presa all’interno dove altri ragazzi di 14 anni stavano visionando un filmetto con una bambina cinese di 9 o 10 anni che faceva sesso con adulti. I cinque ragazzi vivono chiedendo l’elemosina, e hanno detto agli agenti che appena riuscivano a mettere insieme qualche euro andavano in negozio per lo spettacolino privato. I filmati erano caricati su un server all’interno del locale e organizzati per genere dalla proprietaria, una donna cinese di 30 anni, Xiaojung Zheng. Per lei sono scattate le manette con l’accusa in flagranza di reato di divulgazione di prodotti pedopornografici. Potrebbe inoltre esserle revocata la licenza. Gli agenti hanno trovato un altro computer con decine di film analoghi nell’appartamento della donna.

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