Peer to peer, torrent e attacchi illegali creano un circolo vizioso che alimenta la pirateria online e ruba all’industria globale della rete 114 miliardi di dollari. Lo dice una nuova indagine di Idc commissionata da Microsoft per la campagna Play It Safe. La ricerca mette nero su bianco i numeri della pirateria, che oltre ad avere un costo diretto (1,4 miliardi di euro solo in Italia), fa perdere tempo e soldi (1,5 miliardi di ore, 22 miliardi di dollari) alla polizia postale e ai gestori web per l’identificazione, la riparazione e il ripristino dei portali incriminati. “La cybercriminalità si basa sulla manomissione del codice originale di un software e sull’introduzione di malware. Alcuni di questi registrano tutte le digitazioni sulla tastiera, consentendo ai cybercriminali di rubare informazioni”, dice David Finn, del Microsoft Cybercrime Center, spiegando in breve come funzionano gli attacchi pirata su scala globale. A questo pericolo si aggiunge la diffusione di software contraffatti e di contenuti copiati illegalmente e distribuiti tramite web. Lo studio ha analizzato 270 siti di peer to peer e un centinaio di portali di download, che offrono musica, film e altri prodotti pirata : oltre alla violazione del diritto d’autore, sono stati riscontrati numerosi malfunzionamenti di file e programmi. Furti d’identità, perdita dei dati salvati ed elusione del copyright sono i tre grandi spauracchi del sistema internet. Questioni tecniche e culturali da cui dipende lo sviluppo futuro della rete.
Pirateria web, un cancro miliardario

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