La procura di San Francisco ha avviato le indagini per fare luce sull’assegnazione di un corposo pacchetto di opzioni su azioni concesse nel 2001 a uno dei produttori di punta della Pixar, con l’approvazione di Steve Jobs, fondatore e ad di Apple e della società di animazione digitale. Nel mirino delle autorità è finita l’attribuzione dei diritti in favore di John Lasseter, all’epoca braccio destro di Jobs, fatta nel 2001 ma retrodatata fruttando il prezzo più basso dei titoli registrato tre mesi prima la firma dell’accordo. Il contratto del 2001 siglato in favore di Lasseter fissava il bonus di 5 milioni di dollari, un compenso annuo di 2,5 milioni e un altro milione in opzioni su azioni, che però non erano state conferite con la data della firma del contratto, ma quella del 6 dicembre 2000, giorno in cui il titolo Pixar valeva il 24% in meno. Un espediente che poteva portare a Lasseter un guadagno aggiuntivo di 6,4 milioni di dollari.
Pixar: si indaga sulle azioni di John Lasseter

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