Gomorra nella realtà, come nella serie. Con i suoi arredi carichi e kitch, una vasca rosa grande come una piscina , la villa del boss è l’ideale per ambientare la serie che racconta la camorra. Ma poi la finzione diventa realtà, quando si scopre che per ambientare Gomorra-la serie , nella villa di Torre Annunziata del boss Francesco Gallo, è stata compiuta un’ estorsione alla casa cinematografica Cattleya: per questi motivi sono stati arrestati tre esponenti del clan Gallo-Pisielli. I rappresentanti della società sarebbero stati costretti a versare una somma ulteriore rispetto a quella pattuita da contratto per girare alcune scene a Torre Annunziata (Napoli), in un’abitazione di proprietà di uno dei parenti del capo clan Francesco Gallo. La casa di produzione cinematografica al centro della vicenda estorsiva però smentisce la notizia ribadendo la posizione di assoluta estraneità ai fatti riportati. ” Il prezzo di euro 30mila è stato pagato per la locazione della villa per un periodo di sei mesi ed è stato erogato senza subire né alcuna ulteriore richiesta rispetto alle obbligazioni contrattuali né alcuna pressione . Tale prezzo è del tutto congruo, vista la dimensione della villa e il lungo periodo di utilizzo”. “La magistratura ha peraltro autorizzato lo svolgimento delle riprese e disposto che il restante pagamento della locazione venisse effettuato, come è effettivamente avvenuto, su un conto indicato dalla amministrazione giudiziaria, in persona del nominato custode “, conclude Cattleya.
Pizzo per Gomorra, ma Cattleya smentisce

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