Le frequenze residue che non saranno assegnate con il bando di gara per 108 impianti-frequenze, lanciato a metà novembre dal ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, o eventuali altre risorse disponibili saranno oggetto di successive gare aperte anche all’emittenza locale. Lo ha precisato il ministro per l’Attuazione del programma di governo, Giulio Santagata, rispondendo alla Camera a un’interrogazione dell’Udeur che aveva lamentato l’esclusione delle tv locali dal bando. Santagata ha ricordato che il bando è stato adottato in esecuzione di una sentenza del Tar del Lazio, su ricorso di Rete A, che ha imposto di mettere a disposizione eventuali frequenze disponibili per consentire alle emittenti nazionali di raggiungere la copertura dell’80% del territorio prevista dalla legge: “Considerata l’impossibilità delle emittenti locali di partecipare alla gara”, ha spiegato il ministro, “nel bando è stata inserita, all’articolo 19, la precisazione che le frequenze non assegnate o non aggiudicate con il bando, o eventuali ulteriori risorse che dovessero risultare disponibili, saranno oggetto di successive procedure competitive aperte a tutti i soggetti operanti nel settore tv”, quindi anche alle tv locali. In ogni caso, ha sottolineato ancora Santagata, “tutte le frequenze detenute dagli operatori, anche quelle soggette alla gara, saranno oggetto del processo di razionalizzazione che porterà all’adozione del nuovo piano digitale da parte dell’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni”.
Possibili gare per frequenze anche per tv locali

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