Chiunque negli Stati Uniti utilizzi la posta elettronica è virtualmente sotto sorveglianza delle autorità federali. A svelarlo è William Binney della National Security Agency. Era uno dei massimi esperti matematici dell’agenzia che lasciò nel 2001 perché in contrasto con il persistente ricorso a pratiche di controllo dei cittadini da lui stesso definite anticostituzionali. L’Fbi “ ha accesso ai tutti i dati che è in grado di raccogliere, ovvero virtualmente tutte le email che vengono inviate e ricevute in questo Paese ”, spiega l’ex funzionario delle sicurezza nazionale. Ciò significa che “ tutti i membri del Congresso sono sotto sorveglianza, nessuno escluso ” Chiunque, per qualsiasi ragione, dovesse diventare un obiettivo del governo, il governo stesso, l’Fbi o qualsiasi altra agenzia potrebbe andare “ nella grande banca data raccolta dai federali, prendere tutto il materiale possibile e analizzarlo ”. In sostanza le autorità sarebbero in grado di rintracciare qualsiasi cosa sia contenuto nella posta elettronica di ogni cittadino almeno negli ultimi dieci anni. Questo perché, secondo quanto riferito dall’esperto, il bureau avuto l’accesso a questa montagna di informazioni con il programma di sorveglianza e intercettazioni varato, dopo gli attentati dell’11 settembre 2001, dall’ex presidente George W. Bush.
Posta elettronica al controllo dell’Fbi

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