La commissione Lavori pubblici del Senato ha dato il via libera alla privatizzazione delle Poste. “Il governo ha dato parere favorevole a introdurre forme agevolate di acquisto delle azioni a favore dei piccoli risparmiatori e correntisti” , ha sottolineato il relatore Raffaele Ranucci, “ oltre che dei lavoratori interni, e alla partecipazione alla governance di Poste italiane anche per gli azionisti minori. È stato anche previsto l’impiego delle risorse derivanti dalla privatizzazione per interventi a sostegno della ripresa economica e della riduzione del costo del lavoro, oltre che per l’abbattimento del debito pubblico, e il mantenimento della capacità di indirizzo strategico da parte dello Stato con la stipula, al più presto, del contratto di programma con Poste italiane. Per l’esponente è “importante anche l’accoglimento dell’invito a definire quanto prima la nuova convenzione pluriennale tra l’ente la Cassa depositi e prestiti”. Inoltre, ha proseguito il senatore, ” con gli accorgimenti adottati si può guardare con ottimismo al collocamento sul mercato di Poste italiane. Siamo certi che favorendo un assetto maggiormente equilibrato e competitivo, il gruppo possa svolgere le sue attività nel rispetto delle disposizioni comunitarie e nazionali in materia di tutela della libera concorrenza”.
Poste, ok del Senato alla privatizzazione

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