I criteri e le modalità per la vendita delle Poste sono pronti e presto il decreto messo a punto dal ministero dell’Economia e da quello dello Sviluppo arriverà in Consiglio dei ministr i, forse già al prossimo appuntamento. L’accelerazione porterà alla conclusione dell’ operazione in 5-6 mesi . La tempistica per la cessione di una quota di minoranza delle Poste, con una partecipazione riservata ai dipendenti, è stata illustrata dal viceministro allo Sviluppo economico, Antonio Catricalà , secondo cui “il Consiglio dei ministri se ne occuperà quanto prima”. Il viceministro, nel corso di un’audizione alla commissione Trasporti della Camera, ha parlato di “ 5-6 mesi ” come di un “ periodo immaginabile per definire i dettagli dell’operazione e concluderla” . A conferma dell’accelerazione impressa alla procedura, è stato lo stesso Catricalà a rivelare che al Tesoro sono partite le riunioni, per ora di natura tecnica, sul Dpcm che definisce tempi, modalità e soprattutto quota che verrà ceduta, che dovrebbe aggirarsi sul 40%. L’iter, ha infatti ricordato il viceministro, prevede circa due mesi per il varo : la stesura da parte del ministero dell’Economia, il concerto dello Sviluppo economico, l’approvazione dello schema di decreto e la sua trasmissione al Parlamento per il parere delle commissioni, il ritorno della delibera definitiva al Cdm, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e infine la presentazione dell’operazione alla Consob e alla Borsa. Poste, come ha rilevato lo stesso viceministro, non è comunque “ l’unica privatizzazione in questo periodo, ma è parte di un più generale disegno per dare un colpo sostanzioso al nostro debito”.
Poste, pronti per la privatizzazione

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