E’ un poliziotto in forza alla caserma di Bolzaneto di Genova il vincitore della venticinquesima edizione del premio Calvino . Riccardo Gazzaniga ha 32 anni, fa il poliziotto da 15 e gestisce una biblioteca. Ha vinto il premio con un romanzo dal titolo A viso coperto che mette in scena due eserciti contrapposti: da un lato quello degli ultrà del Genoa, dall’altro quello delle forze dell’ordine , una storia su cui incombe la memoria del tragico G8 del 2001. La giuria, composta da Renato Barilli, Massimo Carlotto, Fabio Geda, Melania Mazzucco e Giorgio Vasta, ha motivato il riconoscimento con la capacità dell’autore “ di coinvolgere il lettore facendolo penetrare negli universi paralleli , e poco noti, delle forze dell’ordine e degli ultrà, illustrandoli con una complessa macchina narrativa caratterizzata dalla molteplicità di punti di vista e da una scrittura asciutta e scorrevole adeguata alla materia, non rifuggendo, coraggiosamente, dal mostrare luci e ombre di entrambi gli universi ”. Quest’ anno la giuria ha segnalato anche La casa di Edo di Paolo Marino , giornalista della Libertà di Piacenza, definito come “ un testo di intensa qualità letteraria ” sull’esistenza di un adolescente che sceglie di vivere una sorta di autosegregazione dal mondo.
Premio Calvino, vincono ultrà e celerini

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