Siamo sicuri che nessuno si aspettava una puntata come quella di ieri sera su Raidue del telefilm “Professione avvocati” (The practice). Il telefilm racconta storie di uno studio di avvocati alle prese con le solite cause giudiziarie. Ieri sera è andato in onda un episodio che tra i temi centrali ha visto la crisi di fede di uno dei protagonisti. Due vittime di abusi da parte di un prete pedofilo si sono affrontati in tribunale, ma è stata solo la scusa per gli autori per sferrare una accusa all’inerzia della Chiesa cattolica contro il fenomeno degli abusi nelle parrocchie. E così i colleghi e amici dello studio legale nel telefilm hanno fatto una cronaca impietosa di come la Chiesa abbia coperto per anni gli abusi sui piccoli fedeli. “Voi cattolici date troppi soldi alla chiesa e quando scoprite queste cose non vi arrabbiate abbastanza” dice l’avvocato Eugene al suo capo che cade in profonda crisi. Un racconto chiaro, limpido, anche emozionante che porta Bob, il capo dello studio, ad annunciare al suo parroco l’intenzione di “lasciare la chiesa fino a quando non verrà fatto davvero qualcosa”. Solo nella generica e superficiale risposta del parroco (“abbiamo fatto anche tante cose buone”) si è colto uno sbilanciamento da parte degli autori che potevano mettergli in bocca qualcosa di più convincente Ben vengano gli spunti di riflessione, e i richiami dall’oblio di certe notizie, anche nei telefilm. Non si può che essere contenti che non vi sia stata nessuna censura su questo episodio. Rimane il fatto bizzarro e inusuale di un canale di Stato italiano che manda in onda un telefilm così critico sui preti e la chiesa cattolica.
Preti pedofili e crisi di fede per il protagonista di telefilm su Raidue

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