Si torna a parlare di Google e privacy , soprattutto in seguito alla decisione presa lo scorso anno dal motore di ricerca che ha portato all’introduzione della cosiddetta policy unificata . All’inizio di aprile alcune autorità garanti europee, compresa quella italiana, hanno organizzato una sorta di task force con un obiettivo comune: fare luce sulle modalità di salvataggio e trattamento dei dati sensibili per identificare eventuali violazioni delle normative vigenti. A giugno la Commission nationale de l’informatique et des libertés ha concesso a BigG tre mesi di tempo per adeguare la propria attività alle leggi francesi. Dal comunicato comparso nel fine settimana sul sito ufficiale l’autorità sancisce il termine del periodo stabilito, definendo le risposte ottenute non sufficienti a soddisfare le richieste inoltrate. La vicenda è dunque destinata a nuovi sviluppi, con Cnil che ha annunciato l’intenzione di designare un relatore al fine di avviare una procedura formale nei confronti del gruppo californiano , per giungere a una sentenza che stabilisca responsabilità ed eventuali sanzioni . Impossibile al momento stabilire una cifra anche solo indicativa, ma stando a quanto riportato dal Wall Street Journal l’entità dell’ammenda potrebbe essere elevata, in quando l’autorità sta valutando l’ipotesi di considerare ogni singolo cittadino francese iscritto ai servizi Google come parte interessata dalla violazione.
Privacy, Francia all’attacco di Google

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