In seguito alla condanna in primo grado a otto anni di reclusione con l’accusa di spionaggio a favore degli Stati Uniti, il processo d’appello per la giornalista irano-americana Roxana Saberi si è concluso. Ottimismo nelle dichiarazioni del suo legale e del padre , Reza Saberi, che si definisce più fiducioso. All’uscita del tribunale di Teheran il suo legale, Abdolsamad Khoramshahi, ha dichiarato: “ Abbiamo buone speranze e siamo ottimisti. Speriamo in cambiamenti sostanziali rispetto alle decisioni prese in primo grado… il verdetto è atteso per questa settimana, dunque nei prossimi giorni” . Il processo di primo grado era durato solo un’ora e aveva lasciato il legale della giornalista profondamente deluso. Il processo d’appello, sempre a porte chiuse, è invece durato almeno un paio d’ore e l’atteggiamento dei giudici è stato sostanzialmente più pacato : “ …i giudici hanno dato la possibilità di argomentare la difesa concedendo tempo sufficiente… Il processo è giunto a termine in un’atmosfera molto buona” . Nonostante il clima più disteso, non è stato concesso alla Saberi il rilascio su cauzione. E’ attesa per i prossimi giorni la sentenza definitiva.
Processo d’appello Saberi: ottimismo per il verdetto

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