8 Giugno 2006 | Innovazione

PROSCIUGATE LE FONTI

L’articolo 5 del Dl 106 impedirà ai magistrati diparlare con i giornalisti. L’informazione sarà ‘ingabbiata’“Tra circa 10 giorni sarà limitata la libertà di stampa nel nostro Paese”. Lo afferma Pierluigi Franz, consigliere nazionale Fnsi (il sindacato dei giornalisti), ricordando che una legge che entrerà in vigore il 18 giugno porterà a una riduzione delle “fonti dei giornalisti” e renderà il Pubblico ministero di fatto inavvicinabile. Le norme in questione sono contenute nell’art. 5 del decreto legislativo n. 106 del 20 febbraio sulle “Disposizioni in materia di riorganizzazione dell’ufficio del pubblico ministero” (GU del 20 marzo 2006). In sostanza solo il Procuratore della Repubblica o un magistrato dell’ufficio appositamente delegato potrà tenere rapporti con la stampa. I magistrati non potranno rilasciare dichiarazioni o fornire notizie agli organi di informazione sull’attività giudiziaria fino a quando la relativa sentenza non passerà in giudicato. I trasgressori saranno perseguiti disciplinarmente da parte del Csm.

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