Altro scandalo intercettazioni a colpire il già poco credibile universo politico nostrano. L’ormai ex assessore al Turismo della Regione Lombardia, Pier Gianni Prosperini, è stato arrestato con l’accusa di turbativa d’asta e corruzione mercoledì sera, mentre rispondeva in diretta alle domande di un talk show televisivo. Le indagini si sono basate su intercettazioni telefoniche in cui Prosperini, ribattezzato ‘il Boss’ dai suoi accoliti, decideva di par suo s ull’utilizzo e l’indirizzo di fondi regionali, nonché sulle attività dell’assesorato da lui presieduto. Il politico del Pdl è poi accusato di aver ricevuto 230mila euro tramite un meccanismo di sovrafatturazione in relazione a programmi televisivi a cui partecipava per attività istituzionale. “ Prosperini ha la disponibilità in via diretta o indiretta di cinque società offshore: Htk con sede a Vienna, Finley Serive Llc, Chamonix Llc, Willow Overseas e Kenana ltd ” si legge in una nota del giudice per le indagini preliminari. Ancora una volta, le intercettazioni (predisposte o meno dalle autorità giudiziarie) si rivelano incubo peggiore per i politici italiani.
Prosperini arrestato

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