L’Association of National Advertisers ha inviato una lettera all’assistente legale Thomas Barnett, membro degli enti di regolazione governativi, muovendo obiezione alla proposta di partnership tra Google e Yahoo sull’inserzione di annunci pubblicitari sul web. Un accordo tra le due società le porterebbe a controllare il 90% del mercato pubblicitario online , favorendo la concentrazione, limitando la scelta attualmente disponibile e facendo aumentare i prezzi per gli annunci di alta qualità, secondo quanto sostenuto dall’Association of National Advertisers. Yahoo! ha replicato di continuare a volere l’accordo con il più grande motore di ricerca del web, sostenendo che i prezzi delle inserzioni non dipendo da questo accordo, ma dalla domanda del mercato. Anche il portavoce di Google, Adam Kovacevich, ha prontamente reagito, difendendo l’accordo che aiuterà gli inserzionisti a far coincidere meglio i propri annunci con gli interessi degli utenti. La partnership riguarderà solo il mercato statunitense e quello canadese e prevede che Google eroghi servizi di ricerca per Yahoo, che in cambio concederà spazio sulle proprie pagine al popolare motore di ricerca. Google e Yahoo hanno concordato di non dare inizio all’accordo per 3 mesi e mezzo dopo aver annunciato totale disponibilità al Dipartimento di Giustizia affinchè monitori la situazione. Entrambe le compagnie hanno in piano di dare inizio all’accordo entro un mese. A manifestare perplessità circa la correttezza dell’accordo sono arrivate anche voci dubbiose dal Canada. Anche il Competition Bureau canadese si prepara a indagare sul patto fra i due itati della rete notando come la partnership determini una particolare situazione di controllo sul mercato, situazione che merita quantomeno “una approfondita analisi”.
Pubblicitari contro l’accordo Google-Yahoo

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