Google sta progettando in proprio processori Arm a basso consumo , costruiti su misura per i dispositivi Android, tablet e smartphone in testa. L’intenzione della compagnia americana è di sviluppare hardware specifico per i propri prodotti, così da sfruttare al meglio le potenzialità del suo sistema operativo. Da Mountain View non confermano né smentiscono le voci , ma sembra del tutto possibile che gli ingegneri del motore di ricerca siano al lavoro per far compiere alla società l’ennesima svolta storica: una serie di chip autoprodotti darebbe vita a un vero e proprio sistema made in Google, con il software (Android e relative app) e l’hardware (processori, ma anche i dispositivi costruiti da Motorola, controllata da BigG). Oltre a questi due elementi cardine, Google offre agli utenti tutti i servizi a propria firm a, dalle mappe agli elaboratori di documenti, passando per la piattaforma di cloud computing, il social network Plus e la posta di Gmail. Insomma, le cpu sarebbero l’ultimo tassello per dar vita a strutture industriali – e relativi prodotti – del tutto simili ad Apple e Samsung, con il vantaggio di non dover dipendere da Intel o altri produttori di chip.
Questione di chip, ecco quelli made in Google

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