Hanno destato qualche preoccupazione in chi auspica una rapida (ri)organizzazione dei vertici Rai le parole del direttore generale Mauro Masi, ascoltato dalla commissione di Vigilanza. Masi ha ammesso che esistono ” urgenze e cogenze che riguardano precise figure aziendali “, ma ha anche chiarito che dalle parti di Viale Mazzini si stanno ancora cercando ” criteri di nomine” che vanno inseriti ” in quel ripensamento del modello organizzativo che, attualmente, è fortemente discutibile e che va rivisto e ripensato”. “Domani in Cda parleremo dei criteri delle nomine. Criteri che saranno oggetto di dibattito tra i consiglieri” ha confermato Paolo Garimberti, presidente Rai, nel medesimo contesto. Garimberti ha aggiunto: “ribadisco che le nomine si devono fare dentro il palazzo della Rai e non fuori”. Masi si è inoltre soffermato sulla permanenza dell’azienda radiotelevisiva di Stato sulla piattaforma satellitare Sky : non c’è “nessun accordo” ma anche nessuna ”posizione preconcetta”. ”Stiamo facendo – ha aggiunto – un’analisi classica, tema a tema, di costi e benefici. E’ evidente che si tratta di un argomento importante e infatti dedicheremo un’apposita riunione del cda a discutere di questo’ ‘ Sulla questione delle nomine e dell’evidente ritardo legato alle stesse è intervenuto invece Sergio Zavoli, presidente della commissione di Vigilanza, chiedendosi “cosa sta ritardando?” . ” E’ un problema centrale, visto che tra i posti vacanti c’è il Tg1, il primo telegiornale d’Italia “. Tra i quesiti posti dal presidente della Vigilanza ai vertici Rai, c’è anche il pluralismo: ” vi chiedo se avete in mente una regola aziendale , di indirizzo, o se vi affidate alla deontologia dell’Ordine professionale, che su queste vicende però non interviene’ ‘. E ha anche domandato ” quali siano i criteri applicati nella politica di acquisti e appalti”.
Rai: Masi cerca criteri per le nomine, Zavoli si chiede quale sia il problema
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