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21 Giugno 2013 | Attualità

Rai nella bufera: tangenti per lavorare

La denuncia del patron della casa di produzione Ldm Pietro De Lorenzo racconta di un sistema di mazzette per lavorare con la Rai . Una denuncia che, come spiega il Corriere della Sera , ha causato l’i scrizione nel registro degli indagati di alcuni dirigenti di Viale Mazzini. L’accusa contestata è di abuso d’ufficio , mentre l’istanza ipotizza il reato di concussione. A maggio l’imprenditore si era rivolto con una lettera alla commissione di Vigilanza, ai capigruppo dei partiti e ad alcuni ministri. “ Ho rifiutato di pagare tangenti ad alcuni funzionari e per questo a Viale Mazzini non mi fanno più lavorare ”. La procura di Roma ha quindi dato il via ad alcune verifiche per accertare le eventuali irregolarità compiute dagli organizzatori delle prime serate di Rai 1 e Rai 2. Si parla di programmi e show – da I raccomandati e Ciak si canta a Punto su di te – e fiction di successo. De Lorenzo ha elencato in modo dettagliato i “ soprusi ” che avrebbe subito da “ una banda di dirigenti Rai infedeli” . Nel mirino l’ex capostruttura di Rai 1 Giampierio Raveggi (ora in pensione); la moglie Chiara Calvagni, capostruttura dell’Ufficio risorse; Chicco Agnese , responsabile palinsesiti della rete ammiraglia. Tutti hanno respinto le accuse al mittente e hanno assicurato: “ Chiariremo tutto”.

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