Diventa un caso, in Rai, la decisione di non acquistare i diritti radiofonici di The Voice of Italy, nuovo programma musicale che ha esordito su Rai 2 la settimana scorsa, lasciandoli a Radio Rtl 102.5. Quanto si è appresa la notizia, sarebbe intervenuto anche il direttore generale, Luigi Gubitosi, con una e-mail inviata a tutti giornalisti di Radio Rai: “Condivido il vostro sconcerto per la mancata partecipazione di Radio Rai a The Voice e intendo capirne dinamiche e motivazioni. Ciò non ha nulla a che fare con il piano di esodi e i tagli. A prima vista mi sembra un pessimo esempio di mancato coordinamento tra radio e televisione . Nei prossimi giorni chiariremo quanto accaduto ”. Il tema era stato sollevato nei giorni scorsi dal sindacato Usigrai : “ Siamo ormai all’autolesionismo – si leggeva in una nota – Si parla di rilancio aziendale, produzioni interne, crossmedialità, poi invece di valorizzare Radio Rai , si stringono alleanze con la concorrenza”.
Rai non compra diritti radiofonici di The Voice, è polemica
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