Questa la proposta avanzata dal presidente della Rai, Claudio Petruccioli, che propone al Cda dell’azienda un “ciclo di riflessioni e discussioni” che venga avviato con la riunione del 3 ottobre prossimo. “Iniziare con una relazione sul piano industriale, seguita dalla relativa discussione; proseguire con una relazione sugli indirizzi e le scelte strategiche di carattere editoriale, anche questa seguita da approfondita discussione. Affrontare successivamente in modo congiunto i due temi, prestando la necessaria attenzione alle connessioni e alle coerenze fra l’uno e l’altro. Secondo questa ipotesi avremmo occupate come minimo tre sedute del Consiglio”. Intanto Ulivo e sinistra radicale hanno raggiunto l’intesa sulla risoluzione che sarà presentata domani al Senato sulla Rai. “La convergenza dell’Ulivo sulle nostre richieste, in particolare su quella di congelare le nomine Rai sino al varo del piano industriale da parte del Cda – affermano in una nota congiunta Giovanni Russo Spena (Prc), Cesare Salvi (Sd), Manuela Palermi (Pdci) e Natale Ripamonti (Verdi) – è un risultato importante e molto soddisfacente. Ci sono a questo punto tutte le condizioni per una posizione compatta della maggioranza e per un pronunciamento del Senato tale da determinare un rilancio complessivo del servizio pubblico e garantire l’effettivo pluralismo dell’informazione Rai” Alleanza Nazionale in Senato potrebbe allearsi con la sinistra radicale e votare contro il governo Prodi “se serve a stigmatizzare le scelte del premier e l’azione del governo sulla tv pubblica”. Lo ha detto Gianfranco Fini, presidente di An, a Montecitorio. “L’esecutivo non uscirà bene dal dibattito – ha aggiunto Fini – anche se non cadrà sulle mozioni di maggioranza e opposizione. Come ha scritto Stefano Folli (editorialista de Il Sole 24ORE; Ndr): il governo può uscire male o malissimo, ma non cadrà sulla Rai”
Rai: Petruccioli, “Piano industriale ed editoriale sono punti urgenti”

Guarda anche: