La Rai ha avviato le procedure per la richiesta di adeguamento del canone per il 2009. Secondo l’attuale normativa, il ministero dello Sviluppo economico deve decidere entro il 30 novembre se concedere o meno il permesso per un incremento alla tassa che ogni anno i cittadini pagano per il servizio pubblico radiotelevisivo. ” Noi abbiamo avviato le nostre procedure – ha spiegato il direttore generale, Claudio Cappon – ma finora non abbiamo ricevuto risposte “. Nei giorni scorsi, i vertici Rai hanno inviato al ministero l’indicazione sullo squilibrio emerso nel corso del 2007 tra quanto incassato attraverso il pagamento del canone e quanto speso per i programmi di servizio pubblico. Si tratta di 159 milioni, in calo rispetto al 2006 quando il decifit della cosiddetta contabilità separata era stato di 296 milioni. Cappon ha affermato che l’azienda si attende “almeno l’adeguamento al tasso di inflazione “, dal momento che deve fare fronte a notevoli impegni di programmazione e a una crisi generale della raccolta pubblicitaria. Inoltre la Rai deve investire fortemente per il passaggio alla nuova tecnologia digitale. Il direttore generale ha sottolineato come una delle soluzioni al problema degli introiti Rai potrebbero anche essere nuove norme ” per combattere l’evasione al canone in modo da garantirci introiti adeguati e sicuri su cui fare affidamento” .
Rai pronta per adeguamento del canone

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