Una spedizione che nasce nel segno della spending review ma che promette di essere competitiva. La Rai parte per i Mondiali del Brasile, in programma dal 12 giugno al 13 luglio, con i suoi pezzi da novanta ma anche guardando ai bilanci. “Tutti sappiamo – ha spiegato il direttore di RaiSport, Mauro Mazza – dell’obbligo della Rai di tagliare 150 milioni e ottemperare al decreto legge del governo Renzi. Resta difficile capire perché si cominci proprio da noi per trovare gli 80 euro, ma da qualche parte bisognava cominciare . Siamo sicuri che successivamente toccherà anche ad altri pagare pegno ”. “Abbiamo quindi presentato un progetto che si poneva l’obiettivo di riuscire a rispettare nonostante tutto, gli impegni che avevamo assunto come RaiSport pur risparmiando . La nostra rappresentanza di inviati in Brasile, e la redazione di RaiSport che starà a Roma con noi, contano di riuscire a raccontare 25 partite in diretta su Rai 1, una al giorno, la più importante. E lo farà direttamente dagli stadi. Racconterà il Mondiale attraverso quattro appuntamenti sulle reti generaliste e tramite il canale mondiale di RaiSport 1 . Si tratta – ha rimarcato Mazza – di onorare l’impegno che la Rai ha assunto acquisendo i diritti in concomitanza con competitor anche piuttosto agguerriti”. Quanto poi al possibile sciopero che potrebbe bloccare la messa in onda Mazza ha auspicato : “Speriamo che prevalga l’orgoglio aziendale che ci consenta di andare in onda”.
Rai: pronti per il Mondiale nonostante la spending review

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