Il contratto di servizio fra la Rai e il ministero delle Comunicazioni va rivisto secondo il presidente dell’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, Corrado Calabrò, ascoltato in commissione di vigilanza Rai. Quattro i punti di discordanza rispetto alle linee guida. In primo luogo, i tempi e la composizione dell’organo di controllo della qualità dell’offerta, “affinché la presenza dei rappresentanti Rai non sia determinante”. Secondo, per Calabrò andrebbe inserito “l’obbligo, e non la semplice autorizzazione alla conversione al digitale”. Terzo, ripristinare l’obbligo a trasmettere tutta la programmazione su satellite, per gli abbonati in regola con il canone. Quarto, una maggior chiarezza sulle funzioni di monitoraggio, vigilanza e sanzioni attribuite all’Autorità L’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni ha inoltre deciso che entro metà febbraio prendera un provvedimento sui costi delle ricariche dei cellulari. “Abbiamo avviato un procedimento, in base alle nostre competenze – ha detto Calabrò – ed emaneremo un provvedimento entro metà febbraio. Il governo farà da parte sua quello che riterrà di fare” Ancora Calabrò conferma che”tra maggio e giugno prossimi” scatteranno le gare per assegnare il 40% della capacità trasmissiva dei multiplex digitali di Rai e Mediaset a operatori indipendenti, come previsto dalla legge.
Rai, ricariche e Dt: parola ad Agcom

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