L’annuncio lo hanno dato i talebani, ma non si aveva la conferma fino a questa sera. Daniele Mastrogiacomo, giornalista inviato di Repubblica in Afghanistan è stato rapito. Il portavoce dei talebani Qari Mohammed Yousuuf ha detto che stanno verificando se il giornalista è una spia. Il ministro degli esteri D’Alema ha assicurato di avere attivato tutti i canali per risolvere la situaizone. Sul sito di Repubblica aggiornamento ora per ora delle notizie che riportiamo aggiornate alla pubblicazione di questo articolo. Dalla diretta di Repubblica: 21:14 Vernetti: “Attivate più iniziative” “Sappiamo che è stato rapito a Kandahar; sappiamo chi l’ha rapito, una struttura militare di Talebani attiva nel sud-est del Paese”: è quanto ha detto al Tg5 il sottosegretario agli Esteri, Gianni Vernetti, sul rapimento di Daniele Mastrogiacomo. “Abbiamo attivato tutti i nostri canali di intelligence, il nostro esercito, la nostra ambasciata, l’intelligence dei Paesi alleati e con il governo afgano, con il quale abbiamo un ottimo rapporto, stiamo cercando di mettere in cantiere tutte quelle iniziative che già in passato si sono rivelate positive e ci hanno permesso una positiva conclusione”. 20:36 Parisi: “Rimanere per dare sicurezza al Paese” “Dobbiamo rimanere per aiutare il popolo afgano a recuperare e a conquistare un quadro sufficiente di sicurezza che consenta di ricostruire il Paese”. Così il ministro della Difesa, Arturo Parisi, intervistato al Tg1. 20:15 D’Alema sul ritorno dall’Afghanistan: “Sciocco strumentalizzare” “E’ del tutto sciocco strumentalizzare una vicenda di questo tipo così delicata in una discussione di carattere politico che non può muovere da un episodio per quanto drammatico” come quello del rapimento di Daniele Mastrogiacomo. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Massimo D’Alema al Tg1 commentando le richieste di ritiro del contingente italiano in Afghanistan. “Abbiamo di fronte un interlocutore che non è gruppo di banditi che possono agire per un riscatto, ma la realtà è un po’ più complessa”, ha aggiunto. 19:08 Afghanistan, Camera esamina emendamenti, forse domani il voto Dopo l’informativa urgente del governo sulla cattura di Daniele Mastrogiacomo, l’Aula della Camera ha ripreso l’esame del decreto legge che proroga le missioni militari italiane all’estero tra cui quella in Afghanistan. La fase è ancora quella del dibattito sugli emendamenti – una ventina – ma non si è ancora iniziato a votare. Improbabile che il provvedimento possa essere licenziato questa sera, come previsto. I tempi sono stati dilatati dal gran numero di interventi di deputati dell’opposizione, ma anche della maggioranza. Il voto finale potrebbe slittare a domattina. 19:06 Bertinotti: “Vicinanza e preoccupazione” Il presidente della Camera Fausto Bertinotti ha telefonato al direttore di Repubblica Ezio Mauro per esprimere la sua vicinanza e la viva preoccupazione per il rapimento di Daniele Mastrogiacomo, assicurando che si terrà costantemente informato sull’evolversi della situazione. 19:05 Fassino: “Ansia e preoccupazione” “Ansia e forte preoccupazione per la sorte di Daniele Mastrogiacomo” è stata espressa dal segretario Ds Piero Fassino, che al direttore di Repubblica ha espresso “la vicinanza e la solidarietà dei Ds e l’impegno a sostenere ogni iniziativa utile a restituire Mastrogiacomo alla sua famiglia e al suo giornale”. 19:04 D’Alema: “Attivati tutti i contatti possibili” La Farnesina ha “attivato tutti i contatti possibili” per raggiungere l’obiettivo di riportare Mastrogiacomo a casa prima possibile. Lo ha assicurato lo stesso ministro Massimo D’Alema al direttore di Repubblica, Ezio Mauro. Il vicepremier ha sottolineato la necessità di “muoversi con estrema cautela” come anche ha auspicato “la riservatezza che una vicenda così delicata richiede”. E ha confermato la sensazione che il giornalista rapito “non sia nelle mani di un gruppo di sbandati o di banditi comuni ma della struttura militare dei talebani”. Proprio per questo è importante chiarire che Mastrogiacomo era in Afghanistan “per compiere il suo lavoro da giornalista, non certo per compiere atti ostili”. Il ministro degli Esteri, comunque, non dispera, anche per l’esperienza maturata in questi anni dalla Farnesina e dai servizi di intelligence, che “la vicenda si possa condurre a buon fine”. 18:34 Buttiglione: “Confidiamo nei servizi” Il presidente dell’Udc, Rocco Buttiglione, si dice “vicino” a Daniele Mastrogiacomo e alla sua famiglia, chiede a nome del partito “l’immediato rilascio di tutte le persone rapite”, e confida “nella capacità dei nostri servizi segreti che in altre occasioni hanno ottenuto straordinari successi proprio su questo terreno”. 18:20 La Russa: “Sì a ogni iniziativa che riporti a casa Mastrogiacomo” “I deputati di An sostengono qualunque iniziativa utile a riportare a casa Daniele Mastrogiacomo”. Lo ha detto il capogruppo di An alla Camera, Ignazio La Russa, che, parlando con i giornalisti a Montecitorio, ha però sottolineato che “non è questo il momento di ricominciare con le piccole discussioni di casa nostra” sul rifinanziamento della missione in Afghanistan. 18:18 Fini: “Prova che il terrorismo islamico non è sconfitto” Le ultime vicende in Afghanistan sono, secondo il presidente di An, Gianfranco Fini “la riprova che il terrorismo islamico non è sconfitto ed è per questo che la Cdl voterà per il rifinanziamento della missione, che è umanitaria, di pace. Certo però, i nostri soldati non sono degli assistenti sociali”. 18:17 Mastrogiacomo forse scambiato per inglese I talebani hanno fermato Daniele Mastrogiacomo probabilmente scambiandolo per un britannico a un loro posto di blocco. L’inviato di Repubblica parla perfettamente l’inglese ed è nato a Karachi (Pakistan) e questo potrebbe aver tratto in inganno sulla sua nazionalità. I nomi dei due afghani arrestati insieme a quello che i talebani definiscono un giornalista britannico, che lavora per Repubblica, coincidono, come quelli degli interpreti che in questi giorni lavoravano per Mastrogiacomo. E’ realistica l’ipotesi che Mastrogiacomo sia stato fermato insieme ai suoi due accompagnatori afgani, mentre entrava in una zona della provincia meridionale dell’Helmand sotto controllo dei guerriglieri del mullah Omar. 18:12 Mastrogiacomo, Prodi segue situazione Il premier Romano Prodi segue costantemente – in contatto con l’unita’ di crisi della Farnesina – l’evolversi della situazione in merito alla cattura in Afghanistan di Daniele Mastrogiacomo. Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi. 18:02 Intini: “Attivati tutti i canali per trovare Mastrogiacomo” La Farnesina in collaborazione con tutte le istituzioni interessate “sta attivando tutti i canali” per “accertare i fatti” e giungere nei tempi più brevi possibile a una soluzione del caso. Lo dice il viceministro degli Esteri, Ugo Intini, intervenendo in aula alla Camera per le comunicazioni del governo sulla cattura di Daniele Mastrogiacomo in Afghanistan. 17:51 Casini: “Carta bianca al governo” “Il governo ha carta bianca da parte nostra affinché possa fare qualsiasi sforzo per ricondurre in libertà e ai suoi familiari Daniele Mastrogiacomo, un giornalista che gode di stima da parte della comunità nazionale”: Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc, lo afferma in aula alla Camera nel corso dell’esame del decreto sul rifinanziamento della missione in Afghanistan. Casini esprime “tutta la solidarietà dell’Udc e sua personale alla famiglia del giornalista e ai colleghi di Masrtogiacomo. 17:48 Napolitano segue vicenda “con viva preoccupazione” Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano segue costantemente e con viva preoccupazione, attraverso l’unità di crisi del ministero degli Esteri, la vicenda della cattura di Daniele Mastrogiacomo. Ne dà notizia un comunicato del Quirinale. 17:47 Tremonti: “Vicenda Mastrogiacomo influirà su dibattito” La vicenda di Daniele Mastrogiacomo “avrà un impatto sulla discussione interna in Parlamento”. Così osserva Giulio Tremonti, vicepresidente di Forza Italia. Quanto avvenuto, aggiunge, “dà l’idea di quanto difficile sia il ruolo dei nostri soldati” in Afghanistan. Quanto al voto sul rifinanziamento della missione, Tremonti conferma il voto favorevole di Fi. “Credo – ha spiegato – che sia fondamentale proseguire nel nostro impegno”. 17:32 Pecoraro: “Ogni sforzo per liberarlo” “Bisogna fare ogni sforzo” per liberare Daniele Mastrogiacomo, la cui scomparsa “è un fatto grave” che conferma che è “in atto una guerra drammatica”. Alfonso Pecoraro Scanio parla dell’inviato di Repubblica in Afghanistan con il quale si sono interrotti i contatti e insiste nella richiesta di una “conferenza internazionale” che porti al disarmo dei talebani. 17:30 Danieli: “Seguiamo vicenda in tempo reale” La vicenda di Mastrogiacomo “è seguita in tempo reale dal ministro degli Esteri Massimo D’Alema”. Il viceministro degli Esteri, Franco Danieli, è brevemente intervenuto in Senato per fare il punto sulla vicenda del giornalista di Repubblica. Il Parlamento – ha detto ancora Danieli – sarà informato non appena ci saranno delle novità. In precedenza, Danieli aveva dato indicazioni sommarie sui fatti che hanno portato al rapimento di Mastrogiacomo. 17:09 Al Senato riferisce Danieli E’ il viceministro agli Esteri Franco Danieli a riferire, nell’aula di Palazzo Madama, sulla vicenda di Daniele Mastrogiacomo 17:02 Il pm: “Rivendicazione attendibile” La Procura di Roma ha aperto l’inchiesta sul rapimento dell’inviato di Repubblica Daniele Mastrogiacomo, ipotizzando il reato di sequestro a scopo di terrorismo (art. 289 bis cp). Al vaglio del pm Franco Ionta c’è già la rivendicazione del rapimento che viene giudicata “ragionevolmente attendibile”. 17:01 Talebani: “Arrestato giornalista italiano” I talebani hanno annunciato di avere catturato un giornalista italiano, e stanno verificando che non si tratti di una spia. Il portavoce dei guerriglieri, Qari Mohammed Yousuuf, ha precisato che il giornalista lavora per Repubblica. Sembra dunque che non vi siano più dubbi sul fatto che nelle mani dei talebani sia caduto Daniele Mastrogiacomo, di cui si sono perse le tracce da domenica sera. 16:37 Mastrogiacomo scampò a un agguato nel 2004 Il 10 giugno 2004 Mastrogiacomo, era stato bersaglio di spari contro la sua autovettura, nel quartiere di Abu Grahib. “Stavamo tornando indietro quando, sulla strada principale – raccontò Mastrogiacomo – una macchina ci taglia la strada. Scendono quattro persone, armate di pistole, che ci intimano di fermarci. Il mio autista, con grande prontezza di spirito, accelera. Sperona la macchina che ci ostruiva il passaggio e fugge. I quattro iracheni, dopo aver sparato alcuni colpi di pistola contro la nostra auto, si mettono all’ inseguimento, continuando a sparare. Dopo 5-6 minuti di corsa all’impazzata arriviamo finalmente ad un check point della polizia”. Secondo Mastrogiacomo, i quattro iracheni non avevano sparato per uccidere: “Sparavano alla macchina. Volevamo fermarci, probabilmente rapirci”. 16:20 Il figlio” Era tranquillo” “Ho avuto l’ultimo contatto con papà la settimana scorsa, non ricordo il giorno, intorno a giovedì. Era molto tranquillo, mi ha detto che si sarebbe spostato verso il sud per fare un paio di reportage”. Queste le parole di Michele, figlio di Daniele Mastrogiacomo. “Lo avevo sentito come altre volte – aggiunge il figlio intervistato da Sky Tg24 – non aveva alcun segnale di preoccupazione”. 16:10 Afp, i talebani: “Abbiamo rapito un giornalista di Repubblica” I talebani hanno affermato di aver ”fermato” un britannico che lavora per Repubblica. Le autorità britanniche, italiane e afgane stanno verificando le informazioni. I talebani hanno affermato di aver ”fermato” ieri un britannico ”che lavora per il quotidiano italiano” e i due afgani che lo accompagnavano nella zona di Nad Ali, nella provincia di Helmand, dove le forze della Nato hanno annunciato di aver lanciato oggi una vasta offensiva. ”Ci hanno detto che erano giornalisti ma noi riteniamo che siano delle spie”, ha detto all’Afp il portavoce dei talebani, Yussuf Ahmadi. 15:59 Fnsi sollecita iniziativa governo ”Il presidente e il segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana, Franco Siddi e Paolo Serventi Longhi, hanno preso contatto con i ministeri degli Esteri e della Difesa per sollecitare una immediata, forte iniziativa del governo italiano per accertare la condizione in cui si trova il collega e amico Daniele Mastrogiacomo”. Lo rende noto la Fnsi con un comunicato, che prosegue: ”I giornalisti italiani esprimono grande preoccupazione per l’assenza di notizie e per il possibile coinvolgimento del collega nelle azioni di gruppi armati afgani che negli ultimi giorni hanno compiuto atti ostili nei confronti di cittadini dei Paesi occidentali ed in particolare di giornalisti” 15:39 Sircana: “Cerchiamo notizie precise” Silvio Sircana, portavoce del governo, ha detto: “Stiamo cercando di avere notizie più precise”. 15:37 Ordine dei giornalisti: “Daniele è un giornalista con la G maiuscola” Interviene l’Ordine dei Giornalisti di Roma: “Daniele, oltre a essere un giornalista con la “G” maiuscola, è anche un consigliere del nostro ordine, che, quando non è fuori Roma per il suo giornale, viene in ufficio per dibattere i problemi della categoria ed essere vicino a quei colleghi che si trovano in situazioni delicate” 15:26 D’Alema segue vicenda Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Massimo D’Alema sta seguendo personalmente la vicenda di Daniele Mastrogiacomo. A quanto riferisce la Farnesina, il ministro è in stretto raccordo con l’Unità di crisi per coordinare le iniziative in corso al fine di acquisire, anche attraverso l’ambasciata d’Italia a Kabul, elementi certi sulle circostanze che hanno determinato il mancato contatto di Mastrogiacomo con la redazione di Repubblica. 15:25 Odg Lazio: “Solidarietà all’amico Daniele” “Daniele, oltre a essere un giornalista con la “g” maiuscola è anche un consigliere del nostro Ordine, un nostro compagno di lavoro che, quotidianamente, quando non è fuori per il giornale, viene in ufficio per dibattere i problemi della categoria ed essere vicino ai colleghi in situazioni delicate”. E’ quanto si legge in un comunicato dell’Ordine dei Giornalisti di Roma e del Lazio. “La speranza è che possa presto dare sue notizie attraverso il telefono satellitare. Noi dell’Ordine di Roma che parliamo (ne sono certo) a nome di tutti i giornalisti, siamo vicini al caro amico, ai suoi congiunti, e all’intera famiglia di Repubblica. Solidarietà: questo è il sostantivo che non dobbiamo dimenticare in ore così drammatiche e angosciose”. 15:21 Scajola: “Scenario complicato” “In scenari così complicati ogni cosa è a rischio e quindi ci vuole particolare attenzione”. Così il presidente del Copaco, Claudio Scajola, risponde – al termine dell’audizione del direttore del Sismi Branciforte – ai giornalisti che gli chiedono un commento sulla scomparsa di Daniele Mastrogiacomo. 15:17 Giulietti: “Seguire lo schema Torsello” “Riproporre lo schema adottato per il sequestro Torsello”: lo dice Giuseppe Giulietti, parlamentare del gruppo dell’Ulivo e portavoce dell’associazione Articolo 21. “Bisogna lasciare che la vicenda venga seguita innanzitutto dalla redazione e dal Cdr di ‘Repubblica’ poi, come per Torsello, bisogna attivare tutti quei canali della stampa afgana, dei colleghi che agiscono sul territorio, in modo da aprire un canale di dialogo con le realtà locali specificatamente mirato a loro”. 15:04 Intini: “Non si sa nulla” Il viceministro degli Esteri, parlando a Radio Radicale, ha dichiarato che sulla scomparsa di Daniele Mastrogiacomo “allo stato dei fatti non ci sono conferme, non si sa assolutamente niente, non ci sono rivendicazioni o contatti, si sta cercando come stiano le cose e lo si sta facendo naturalmente con la collaborazione degli altri Paesi europei”. 15:03 Procura Roma indaga su scomparsa Mastrogiacomo Il capo del pool dell’Antiterrorismo della Procura di Roma, Franco Ionta, ha ricevuto la comunicazione della scomparsa in Afghanistan di Daniele Mastrogiacomo. Il magistrato è in attesa di un’informativa prima di ipotizzare il reato di sequestro a scopo di terrorismo. 15:01 Intini riferisce su giornalista scomparso Sarà il viceministro agli Esteri, Ugo Intini, a riferire, questa sera, all’aula della Camera sulla scomparsa in Afghanistan di Daniele Mastrogiacomo. Lo ha comunicato la presidente di turno dell’assemblea, Giorgia Meloni. 14:54 Ranieri: “Diplomatici e servizi già attivati” Sulla scomparsa in Afghanistan di Mastrogiacomo ”c’è da augurarsi che al più presto vengano ripristinati i contatti col giornalista. L’unità di crisi della Farnesina è già impegnata e questo vuol dire che i diplomatici e i servizi sono impegnati per una rapida verifica della situazione”. Lo ha detto Umberto Ranieri, presidente della commissione Esteri della Camera. 14:44 I talebani rapiscono un giornalista britannico e due afgani I talebani afghani hanno annunciato oggi di aver sequestrato un giornalista britannico John Nichol e due afgani nella provincia meridionale di Helmand, una delle zona dell’Afghanistan dove maggiore è la produzione di droga. 14:34 Giordano (Prc): “Grande preoccupazione” “Esprimo una grandissima preoccupazione” per la vicenda dell’inviato di ‘Repubblica’ ha detto il segretario del Prc, Franco Giordano. 14:30 Verdi: “Il governo riferisca” Il governo riferisca al Parlamento sulla scomparsa di Mastrogiacomo: lo ha chiesto nell’Aula della Camera il capogruppo dei Verdi Angelo Bonelli. Alla richiesta si è associato Claudio Azzolini di Forza Italia. 14:29 Intini: “Non ci sono rivendicazioni” “Nessuna rivendicazione né contatto” per Mastrogiacomo. Il viceministro agli Esteri, Ugo Intini, apprende ‘in presa diretta’ alla Camera la notizia del probabile rapimento del giornalista in Afghganistan. E conferma che “Repubblica ha avvertito ieri sera l’unità di crisi della Farnesina che è in movimento per fare tutto il possibile”. Per il momento, dice Intini, “non ci sono rivendicazioni né contatti” e si “sta cercando di capire” cosa è successo. 14:28 Il direttore Ezio Mauro: “Era nella zona di Kandahar” “Confermo – ha detto il direttore di Repubblica Ezio Mauro – che non abbiamo contatti con Daniele da domenica sera, era nella zona di Kandahar e ci aveva trasmesso un servizio pubblicato sul numero di lunedì. Sapevamo che era a Kandahar per alcuni contatti per una serie di servizi”. Mastrogiacomo è un inviato di lungo corso. Ha seguito la guerra in Afghanistan, in Iraq ed è stato spesso in zone di conflitto. Kandahar, controllata da britannici e canadesi, è considerata un’area ad alto rischio, tanto che tutte le organizzazioni non governative sono state richiamate già nella scorsa primavera. 14:25 Persi i contatti con Daniele Mastrogiacomo L’inviato di Repubblica in Afghanistan Daniele Mastrogiacomo non ha più contatti con il suo giornale da domenica 4 marzo e la Farnesina sta compiendo delle verifiche attraverso l’ambasciata italiana a Kabul e l’Unità di crisi del ministero. Lo confermano fonti della Farnesina.
Rapito in Afghanistan Daniele Mastrogiacomo, inviato di Repubblica

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