Dopo giorni di attesa e riunioni ad alta tensione , si è chiuso poche ore fa l’ultimo consiglio di amministrazione di Rcs Mediagroup . I soci hanno dato il via libera all’agognato aumento di capitale fino a 600 milioni di euro , con un’operazione di rifinanziamento di 575 milioni del debito bancario in scadenza. La compagnia aveva estremo bisogno dell’immissione di nuovi capitali per tappare le falle di un 2012 disastroso : il bilancio di fine dicembre dice di perdite pari a 509,3 milioni di euro , in forte peggioramento rispeto al rosso di 322 milioni registrato nel 2011. Le svalutazioni hanno colpito pesantemente l’editore milanese, che ha dovuto fare i conti anche con la restrizione dei ricavi a 1,59 miliardi di euro (rispetto agli 1,86 miliardi dell’anno precedente). “L’aggravarsi della situazione di sfavorevole congiuntura generale e di profonda trasformazione dell’editoria ha condizionato e continua a riflettersi significativamente sui risultati del Gruppo, richiedendo una rapida implementazione del Piano per lo Sviluppo 2013-2015, precedentemente approvato” . Con queste parole Rcs fa presagire nuovi importanti interventi , che rimetteranno in discussione gli immobili di via Solferino, salvati dalla vendita in gennaio ma ora di nuovo al centro dell’interesse dell’ad Jovane, e le grandi testate, dal Corriere della Sera alla Gazzetta dello Sport.
Rcs a fondo, mezzo miliardo di perdite

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