Luce rossa d’allarme sul bilancio di Rcs Media Group, che nei primi nove mesi del 2012 ha registrato un utile netto negativo di 380,5 milioni di euro , in calo rispetto al già poco lusinghiero risultato di dodici mesi fa, quando la perdita si era attestata a 25,5 milioni. Anche i ricavi sono in calo, a 1,18 miliardi di euro (-15% su base annua). I risultati negativi sono dipesi soprattutto dalla contrazione del mercato pubblicitario , che sin qui ha fruttato 447,8 milioni di euro al gruppo editoriale, in picchiata rispetto ai 515,8 milioni dello stesso periodo del 2011. Calano anche le entrate dovute alla diffusione di giornali e riviste, a 601,5 milioni (rispetto ai 672,4 di dodici mesi fa). L’unica spiraglio di luce viene dalle attività digitali, in positivo e con 88 milioni di euro di introiti complessivi (+8%). In attesa del piano di ritrutturazione, che sarà presentato il 19 dicembre e applicato con effetti immediati, Rcs continua le sue tribolazioni, con pesanti tagli previsti per fine anno e la protesta dei giornalisti ancora in corso, nel tentativo di salvare una delle colonne portanti dell’industria editoriale italiana.
Rcs, colosso dal bilancio d’argilla

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