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2 Febbraio 2024 | Attualità

Record di trapianti in Italia nel 2023

Nel 2023 l’attività della Rete trapiantologica italiana ha ottenuto praticamente in tutti gli indicatori i migliori risultati mai realizzati nella storia del nostro Paese.

Per la prima volta (dal 1966, quando al Policlinico Umberto I di Roma è stato eseguito il primo trapianto di organo in Italia) le donazioni di organi hanno superato quota duemila, attestandosi a 2.042 (+11,6%), mentre i trapianti hanno oltrepassato i 4mila interventi in un anno: nel 2023 sono stati realizzati 4.462 trapianti di organi, 586 in più rispetto al 2022 (+15,1%).

Con questi dati l’Italia stacca la Francia e si colloca al secondo posto tra i maggiori paesi europei per numero di donatori, dietro alla sola Spagna.

Due i fattori di crescita che hanno reso possibile questi record: il primo è il consistente aumento delle segnalazioni di potenziali donatori nelle terapie intensive delle oltre 200 sedi di prelievo attive sul territorio nazionale.

Nel 2023 i donatori segnalati sono stati 3.082, il 15,8% in più rispetto ai 2.661 dell’anno precedente. La crescita delle segnalazioni è stata stimolata da un maggiore impegno delle regioni nell’applicazione delle misure contenute nel Piano Nazionale delle Donazioni, promosso negli ultimi cinque anni dal CNT con l’obiettivo di un sistema donativo più organizzato ed efficiente.

Il secondo fattore di crescita dei volumi di attività va cercato nel forte investimento del CNT sul programma di donazione dopo accertamento di morte con criteri cardiaci, la cosiddetta “donazione a cuore fermo” (donation after cardiac death, DCD). I trapianti derivati da questo tipo di donatori sono aumentati esponenzialmente, passando dai 100 del 2018 ai 221 del 2022 per arrivare nel 2023 a ben 438 trapianti grazie agli organi prelevati da DCD.

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