La possibile acquisizione di Dow Jones e del “Wall Street Journal” da parte di Rupert Murdoch decisamente non piace ai redattori del quotidiano economico che giovedì non si sono presentati al lavoro per protesta. Il sindacato dei giornalisti spiega che la decisione di astenersi dal lavoro è nata per “dimostrare la nostra convinzione che l’integrità editoriale del Journal dipenda dalla sua indipendenza”. Il “Wall Street Journal” non ha comunque sospeso la pubblicazione. I redattori sono anche preoccupati di possibili tagli ai programmi sanitari e i limiti agli stipendi che Dow Jones potrebbe operare in fase di trattative con i sindacati. Rupert Murodoch è ormai rimasto l’ unico in gara per acquisire il gruppo editoriale, nonostante le titubanze della famiglia Bancroft che esprime la maggioranza di voto. Il magnate australiano ha rilasciato un’intervista al “Time” nella quale afferma di non avere alcuna intenzione di distruggere il “Wall Street Journal”. “Perché dovrei spendere 5 miliardi di dollari su una cosa che poi voglio demolire?” chiede Murdoch. Per il futuro del quotidiano, se la vendita andrà in porto, Murdoch ha le idee chiare: “Spendere cento milioni di dollari all’anno e assumere 200 dei migliori giornalisti finanziari del mondo. Spendere per stabilire il brand ma a livello globale. E poi distribuire il giornale gratis e solo online. Senza impianti per la stampa, senza carta, senza camion. Quanto ci vorrà perché la pubblicità ci segua?”.
Redattori Wsj contro Murdoch

Guarda anche: