La redazione della testata francese “Les Echos” ha indetto il terzo sciopero in tre settimane per proseguire la sua protesta contro le proposte “inaccettabili” per garantire l’indipendenza editoriale in caso di acquisto da parte del gruppo Lvmh, di proprietà del magnate Bernard Arnault. I giornalisti di “Les Echos” hanno deciso di non essere presenti con le loro firme nelle edicole mercoledì, con 120 voti a favore, 32 contrari e una sola astensione. Il messaggio all’attuale proprietario britannico Pearson è chiaro: è necessario creare un sistema che garantisca “veramente l’indipendenza” da un possibile editore che vanta stretti rapporti con il presidente della Repubblica francese, Nicolas Sarkozy. I rappresentanti della redazione hanno proposto la creazione di un comitato editoriale formato da sei membri che abbiano diritto di vero sulla nomina o la revoca di un direttore della redazione del gruppo. Arnault ha risposto gettando benzina sul fuoco su un altro problema all’ordine del giorno: la compatibilità con l’altra testata francese di sua proprietà, “La Tribune”. Arnault ha garantito l’intenzione di trovare per “La Tribune” un “acquirente solido che garantisca risultati a quest’impresa”. E sullo sfondo si fa sempre più concreta l’ ipotesi Vincent Bolloré.
Redazione di “Les Echos” continua a protestare

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