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12 Febbraio 2007 | Attualità

Registi e autori scendono in campo per la nomina del dg di Rai Cinema

Niente torre d’avorio per 123 registi e autori del cinema italiano che si espongono in prima persona firmando un appello per la nomina di un nuovo direttore generale di Rai Cinema che abbia passione per il cinema italiano, qualità morali “indubbie” e competenza. Il precedente direttore, Carlo Macchitella, si era dimesso perché il suo nome era emerso nell’ambito dell’inchiesta milanese sui fondi neri di Mediaset all’estero. Macchitella sarebbe stato destinatario di un bonifico da 500mila dollari partito da un conto svizzero di Daniele Lorenzano, imputato nel processo. Per l’inchiesta sono state rinviate a giudizio una decina di persone, tra cui Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri. “A seguito delle dimissioni del direttore generale di RaiCinema, accompagnate peraltro da un generalizzato e poco comprensibile silenzio – si legge nell’appello – come autori sentiamo l’esigenza di manifestare interesse e preoccupazione per il futuro di un soggetto così importante per l’industria culturale italiana. In questa occasione chiediamo di essere considerati non tanto come autori di singole opere ma come esponenti di un cinema italiano che vuole contare nelle scelte che lo riguardano”. I registi auspicano che la scelta cada su una “persona di indubbie qualità morali, che si sia già occupato di cinema e abbia dimostrato coi fatti interesse e passione per il cinema italiano. In altre parole di qualcuno che abbia dato ampia dimostrazione di capacità professionali e che goda della stima degli operatori del settore. Di fronte a eventuali conflitti di interesse bisognerà individuare tutti gli strumenti necessari per evitarli. Noi non chiediamo di agire in fretta ma bene, vista la delicatezza e l’ampiezza dei poteri concentrati attualmente in Rai Cinema”. Occorrerà “mettere a fuoco meglio il ruolo che Rai Cinema dovrà ricoprire in futuro, evitando di sovrapporre, come è avvenuto talvolta nel passato, quello di produttore a quello di organismo erogatore di finanziamenti, con il rischio di limitare l’autonomia progettuale di produttori e autori. Nella definizione della sua linea editoriale sarebbe auspicabile che il nuovo responsabile articolasse la propria personale idea di cinema in modo da dare spazio al meglio dei vari cinema possibili, integrando scelte espressive attente alle potenzialità del mercato con altre più innovative, come richiesto dal ruolo di servizio pubblico della Rai. Ruolo che comporta altresì la valorizzazione di nuovi talenti con una produzione non episodica di opere prime, cui garantire una migliore e più ampia diffusione”. Tra i firmatari dell’appello ci sono registi come Gianni Amelio, Dario Argento, Bernardo Bertolucci, Fausto Brizzi, Mimmo Calopresti, Sergio Castellitto, Cristina e Francesca Comencini, Gabriele Muccino, Ferzan Ozpetek, Michele Placido, Marco Risi, Gabriele Salvatores, Ettore Scola, Paolo Sorrentino, Ricky Tognazzi, Carlo Verdone, Giovanni Veronesi e Paolo Virzì

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