326 i progetti di ricerca di base finanziati, per un investimento complessivo di 432 milioni di euro
Sono 326 i progetti di ricerca di base finanziati dal Fondo Italiano per la Scienza, per un investimento complessivo di 432 milioni di euro. Le risorse sono state assegnate nell’ambito della terza edizione del bando, che rappresenta oggi il principale strumento nazionale a sostegno della ricerca fondamentale ad alto contenuto innovativo. Il programma è strutturato sul modello dei finanziamenti del Consiglio Europeo della Ricerca e punta a sostenere attività di ricerca libera e indipendente, selezionate esclusivamente sulla base della qualità scientifica.
I progetti finanziati si distribuiscono in modo relativamente equilibrato tra le tre grandi aree disciplinari. Le Scienze fisiche e ingegneristiche risultano al primo posto con 115 progetti, per un finanziamento totale di 152,8 milioni di euro. Seguono le Scienze della vita, che ottengono 110 progetti e 148,6 milioni, e le Scienze sociali e umanistiche, con 101 progetti finanziati per un ammontare complessivo di 130,7 milioni.
Il bando è articolato anche in base alla fase di carriera dei ricercatori. La quota più consistente riguarda i progetti Starting Grant, destinati a studiosi all’inizio del percorso scientifico, che sono 200 e assorbono 228 milioni di euro. I Consolidator Grant, rivolti a ricercatori in fase di consolidamento, sono 54 e ricevono 76,7 milioni. I progetti Advanced Grant, assegnati a scienziati con un profilo già affermato, sono 72 per un finanziamento di 127,3 milioni.
Dal punto di vista territoriale, la Lombardia è la regione che concentra il maggior numero di progetti finanziati, con 59 iniziative per un totale di 78,6 milioni di euro. Segue il Lazio con 56 progetti e 74,1 milioni. Toscana e Veneto si collocano subito dopo, rispettivamente con 35 progetti per 44,7 milioni e 33 progetti per 43,3 milioni. La Campania ottiene 28 progetti finanziati per 35,8 milioni.
A distanza seguono Emilia-Romagna e Piemonte, che ricevono rispettivamente 28 e 23,1 milioni per 19 e 18 progetti. In Liguria vengono finanziati 14 progetti per 17,9 milioni, mentre la Puglia ottiene 9 progetti per 11,1 milioni. Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia ricevono rispettivamente 9,4 milioni per 8 progetti e 8,7 milioni per 5 progetti. Sicilia e Sardegna si aggiudicano 6,2 e 4,2 milioni, mentre Marche, Calabria e Umbria chiudono la graduatoria con importi inferiori ai 3,5 milioni.
I ricercatori selezionati saranno assunti o contrattualizzati dalle università e dagli enti di ricerca che ospiteranno i progetti. Le regole del Fondo prevedono infatti che, in assenza di un rapporto di lavoro già attivo in Italia, i vincitori vengano inseriti secondo la normativa vigente, garantendo la piena integrazione nel sistema nazionale della ricerca. Accanto a questo percorso, è prevista anche l’attivazione di procedure di chiamata diretta, che interesseranno circa un quarto dei progetti ospitati nelle università italiane.

