La Commissione Ue ha approvato l’acquisizione dell’inglese Reuters da parte del gruppo canadese Thomson Corporation. Il via libera definitivo all’operazione è però soggetto ad alcune condizioni e ad alcuni obblighi. Secondo l’Antitrust Ue l’operazione da 8,7 miliardi di sterline (12,8 miliardi di euro), che dà vita al primo gruppo mondiale nel campo dell’informazione finanziaria, potrebbe comportare “sostanziali ostacoli allo svolgimento dell’effettiva concorrenza nel settore”. Le due parti in causa, secondo la Commissione Ue, si sono impegnate a rimuovere questi ostacoli. Il commissario alla concorrenza Neelie Kroes ha spiegato: “Le due parti interessate dalla fusione hanno offerto un pacchetto di soluzioni che offre una forte rassicurazione sul fatto che gli utenti di dati finanziari non saranno danneggiati da questo consolidamento”. “L’indagine approfondita della Commissione – si legge in una nota della Ue – avviata nell’ottobre 2007 indica che la concentrazione, come originariamente notificata, avrebbe potuto condurre a un sostanziale ostacolo a un’effettiva concorrenza in numerosi mercati del settore dell’informazione finanziaria”. Tuttavia, prosegue la nota, “le parti hanno sottoposto impegni che hanno eliminato le preoccupazioni della Commissione sulla concorrenza e sono adatte a ripristinare effettiva concorrenza nel mercato unico”. Sia Reuters, sia Thomson sono attive nel settore dell’informazione finanziaria. Il gruppo canadese inoltre è presente nel mercato della ricerca scientifica, legale, fiscale e di contabilità.
Reuters-Thompson, sì condizionato dalla Ue

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