Antonio Ricci ha fatto ricorso alla Corte europea dei diritti umani dopo essere stato condannato in Italia per aver trasmesso senza autorizzazione un video della Rai con la registrazione di una lite tra Aldo Busi e Gianni Vattimo. Ricci nel ricorso sostiene di essere stato “ ingiustamente condannato per la trasmissione” , durante 2 puntate di Striscia la notizia di una registrazione della Rai per una puntata del programma L’Altra edicola . Durante la registrazione gli invitati Busi e Vattimo avevano avuto un acceso diverbio , ma la Rai non poté mandarlo in onda perché Vattimo non concesse l’autorizzazione alla diffusione delle immagini , un’informazione che la conduttrice de L’Altra edicola commentò dicendo “non è possibile… l’abbiamo fatto apposta a metterli insieme quei due”. Ricci asserisce che mandando in onda la registrazione, catturata dalle frequenze Rai, il suo intento era dimostrare che lo scopo della puntata de L’Altra edicola non era di commentare il libro di Vattimo appena pubblicato ma di creare le condizioni affinché i due ospiti litigassero con l’obiettivo di far crescere l’audience. Ricci si è quindi rivolto a Strasburgo sostenendo che la sua condanna, in tutti e 3 i gradi di giudizio, ha violato il suo diritto alla libertà di espressione.
Ricci ricorre a Strasburgo per il video di Striscia
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