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29 Settembre 2022 | Brand journalism

Rincari energetici e RSA: Villaggio Amico fa i conti a Regione Lombardia

Il costo dell’energia colpisce anche le residenze sanitarie per anziani. A fronte di un enorme crescita dei costi le Rsa chiedono alle istituzioni pubbliche di assolvere il proprio compito riconoscendo integralmente la quota sanitaria, cioè l’importo che va corrisposto per l’assistenza degli ospiti. Villaggio Amico, Rsa di Gerenzano ha scritto alla Regione Lombardia.

Intervista a Massimo Riboldi, Presidente RSA Villaggio Amico.

E’ un momento complesso. Difficile. Chiediamo alla Regione Lombardia di fare la sua parte. Le Rsa, hanno un impatto sociale sempre più rilevante con l’aumento dell’età media della popolazione. Svolgono un ruolo integrato con il servizio sanitario regionale. 

Cosa fanno le RSA accreditate con il servizio sanitario regionale Lombardo e perché sono fondamentali per la società?

Le RSA accreditate lombarde hanno un ruolo sociale importante perché si fanno carico  dell’erogazione dei servizi sanitari di base che dovrebbero essere di competenza della Regione Lombardia, con tutti i costi connessi.

Di fatto siete una parte importante dell’assistenza pubblica?

Si  noi provvediamo ai bisogni sanitari di base dell’Ospite al suo benessere fisico, psicologico e sociale.

In che rapporto siete con l’assistenza pubblica?

Allora noi stiamo facendo quello che la Regione Lombardia non fa, cioè assistere gli ospiti sul piano sanitario con solidarietà e amore. Il problema è che dal lato istituzionale abbiamo spesso un atteggiamento che pare considerare i nostri anziani solo come una sgradevole voce di costo.

Per quale motivo?

Non si può certo prescindere dal problema dei costi nell’assistenza sanitaria, ma in alcuni casi il desiderio di risparmio della Regione incide sulla qualità del servizio.

Ci fa un esempio?

Ad esempio non si può ignorare che il tempo richiesto per l’assistenza di un ospite è più elevato di quello che la Regione riconosce. 

In concreto cosa significa?

La Regione Lombardia ha fissato – nel 2001 – un obbligo per le RSA di garantire un tempo di assistenza per 5 figure professionali: medico, infermiere, fisioterapista, assistente ed educatore.

Lo standard fissato da Regione Lombardia è di 901 minuti alla settimana per ciascun Ospite.

Le Strutture erogano mediamente 1.150 minuti alla settimana, circa il 25% in più. 

Perché questo accade?

E’ evidente che negli ultimi 20 anni l’aspettativa di vita si è allungata e l’età media di ingresso in una RSA è di 85 anni.  La persona a livello medico, psicologico e sociale, necessita di molta più assistenza di quanto si supponeva 20 anni fa e più assistenza significa più costi da sostenere, molti più costi.

Ma Regione Lombardia conosce questi dati?

Sì!, li conosce, ne è pienamente consapevole.
Le centinaia di RSA lombarde inviano annualmente le schede struttura con tutte le ore di assistenza, tutti i costi sanitari sostenuti e tutte le giornate di presenza. Tant’è che la stessa Regione nel 2017 ha pubblicato un Report in cui si diceva che il minutaggio assistenziale medio era di 1.126 minuti invece dei 901 che riconosce.

E come giustifica la regione la differenza tra l’impegno reale e quello rimborsato?

Non si giustifica, non lo fa e basta, Regione Lombardia ha deciso consapevolmente di non fare niente nei confronti di un intero settore che rappresenta una  punta di diamante a livello europeo ma che viene trattato come se fosse da terzo mondo.

Quant’è il costo effettivo della cosiddetta quota sanitaria in una RSA e quanto viene riconosciuto da Regione Lombardia?

Il costo totale della quota sanitaria è tra i 65 e 70 euro per Ospite al giorno mentre il rimborso di Regione Lombardia è di solo 45 euro. 

Se moltiplichiamo questa differenza per il numero di ospiti di una RSA e per 365 giorni dell’anno e capirete che in questo momento si sta parlando letteralmente della possibilità di sopravvivenza.

Quanto incide l’incremento dei costi energetici (bollette) sulla RSA?

Sui valori medi degli ultimi mesi significa un maggior costo di circa 30 euro al giorno per ogni ospite a cui bisogna aggiungere l’aumento del costo del lavoro e gli aumenti che stiamo subendo dai fornitori. 

Senza il contributo integrale della Regione Lombardia sui reali costi di assistenza si è creata una vera e propria ghigliottina finanziaria che metterà in difficoltà tutte le rsa. 

Cosa chiedete a Regione Lombardia? un aiuto per i costi energetici?

No!  A Regione Lombardia abbiamo scritto chiedendo che ci riconosca un giusto compenso in relazione al fabbisogno assistenziale degli Ospiti. Chiediamo che ci venga riconosciuto ciò che è dovuto per prenderci cura degli anziani, nulla di più. Lo chiediamo da anni, ma adesso è diventato necessario, se non si vuole mettere in crisi il settore. 

Villaggio Amico

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