Crescono sia nel 2024, sia nei primi mesi del 2025 le donazioni e i trapianti. Ma tra gennaio e marzo aumentano del 3,4% i no al prelievo degli organi al momento del rinnovo della carta d’identità elettronica.
In Italia nel 2024 sono stati raggiunti risultati record nella donazione e nel trapianto di tessuti, non solo per gli organi. Le donazioni di cornee, cute, tessuto muscolo-scheletrico e di altre tipologie di tessuto umano sono state 15.487, il numero più alto mai realizzato in un anno. I trapianti effettuati nello stesso anno sono stati 25.872, il 3,7% in più rispetto all’anno precedente.
Sono i dati del report annuale del Centro nazionale trapianti, annunciati nella Giornata nazionale della donazione degli organi che cade l’11 aprile. Anche il 2025 è iniziato con dati confortanti: nei primi tre mesi circa dell’anno sono state più di 450 le donazioni di organi negli ospedali italiani e più di 1.100 i trapianti. Attualmente sono oltre 8.200 i pazienti in attesa di trapianto; mentre oggi ben 48 mila persone sono in vita grazie ad un trapianto.
I numeri sono positivi ma c’è ancora molto da fare, dunque. Per questo prosegue l’impegno del Centro nazionale trapianti e del Ministero della Salute per promuovere una scelta consapevole ed informata sulla donazione di organi e tessuti, soprattutto al rinnovo della carta d’identità – quando circa 4 cittadini su 10 si dichiarano contrari al tema.
Ad oggi, su circa 950 mila dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate al momento del rinnovo della carta d’identità elettronica nel 2025, 570 mila persone hanno dato il proprio consenso al prelievo degli organi dopo la morte (60,3%), mentre in 380 mila hanno scelto di opporsi (39,7%). I cittadini che si sono astenuti, invece, sono stati 680 mila, il 41,6% di quanti hanno rinnovato il documento nei primi 90 giorni dell’anno. Complessivamente in questo momento nel Sistema informativo trapianti sono depositati 22,3 milioni di dichiarazioni: 15,5 milioni di consensi e 6,8 milioni di opposizioni. Dall’1 gennaio al 31 marzo di quest’anno i “no” alla donazione sono saliti del +3,4% rispetto al 2024 mentre le astensioni sono diminuite dello 0,6%.
“La Rete nazionale trapianti non si ferma mai”, sottolinea il direttore del CNT Giuseppe Feltrin: “Il nostro impegno quotidiano è quello di garantire con la massima tempestività ed efficienza che ogni organo donato venga assegnato al paziente migliore, quello che ne ha più bisogno e che ha il maggior grado di compatibilità. Il messaggio che vogliano trasmettere ai cittadini è questo: dateci fiducia e dite sì alla donazione degli organi, fatelo alla Asl, iscrivendovi all’AIDO anche online, al momento del rinnovo della carta d’identità, oppure semplicemente riportando la vostra volontà su un foglio di carta datato e firmato”.
In Italia sono attivi 97 centri di trapianto, che operano presso 42 ospedali, sotto il coordinamento di 19 centri regionali e col supporto di 30 banche dei tessuti.
Valentina Colombo