L’allarme è stato lanciato da Ericsson e i risultati trimestrali della britannica Vodafone hanno confermato che la crisi che sta investendo tutti i comparti del mercato è arrivata anche al settore della telefonia. Vodafone ha rivisto al ribasso le sue previsioni sul fatturato annuale e stabito entrate nel primo trimestre, pari a 9,8 miliardi di sterline (19,57 miliardi di dollari). Il risultato e’ in linea con le previsioni e mostra una crescita organica dell’1,7%, al netto delle acquisizioni e delle liquidazioni. La compagnia ha dichiarato di aspettarsi un fatturato annuale vicino al livello più basso dell’intervallo atteso , calcolato tra i 39,8 e i 40,7 miliardi di sterline, a causa della recente debolezza del mercato e di un reddito operativo inferiore alle aspettative. A pesare particolarmente è stato il crollo delle vendite in Spagna, dove la crisi dei consumi legata allo scivolone del mercato immobiliare si sta facendo più grave rispetto ad altri Paesi dell’area euro. Le vendite nella penisola iberica sono scese del 2,5% nel trimestre, l’incremento più contenuto degli ultimi 13 anni. A salvare le vendite dell’operatore britannico, sono stati i mercati emergenti, in particolare l’India e la Turchia dove il gruppo inglese ha acquisito rispettivamente quote di Hutchison Essar e di Telsim Mobil. In Italia i ricavi da servizi di Vodafone sono stati stabili (+0,6%) , ma se si considera anche l’apporto di Tele2, acquisita a dicembre scorso, sono cresciuti dell’8% a oltre 2 miliardi di euro. In particolare, i ricavi del traffico voce si sono attestati a 1,414 miliardi di euro (-3,1%) , mentre i ricavi dati e messagistica, e quelli dei servizi multimediali e banda larga mobile, sono aumentati rispettivamente del 14% e del 41,9% . I volumi totali di traffico sono aumentati dagli 11,6 miliardi di minuti, ai 13,1 miliardi con cui Vodafone Italia ha chiuso il trimestre a fine giugno scorso. “I risultati del trimestre – ha commentato l’ad Paolo Bertoluzzo – evidenziano come la crescita nella banda larga mobile e nei servizi di rete fissa abbiano bilanciato il calo dei ricavi nel mobile tradizionale, dovuto ad una forte competizione e alla situazione di mercato. In questo contesto Vodafone in Italia continua con impegno a investire nel Paese per lo sviluppo delle telecomunicazioni. Nella banda larga fissa abbiamo proseguito, con importanti investimenti, lo sviluppo della nostra rete di nuova generazione, che conta oltre 1.000 centrali in unbundling, e a giugno è stata lanciata la Vodafone Station. E’ importante – ha concluso Bertoluzzo – che le regole con le quali si ridisegnerà l’assetto delle tlc fisse del Paese garantiscano un mercato pienamente concorrenziale anche nella rete fissa”.
Risultati trimestrali Vodafone sotto le attese

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