Negli Stati Uniti, più precisamente nello Stato di Washington, si sta discutendo una proposta di legge che permetterebbe ai datori di lavoro di conoscere tutte le password degli account dei social network dei dipendenti . In California è stato approvato un decreto simile, ma i dipendenti possono rifiutarsi. Altri trentatré Stati stanno dibattendo una legge sull’argomento e le polemiche sui rischi per la privacy e i diritti dei dipendenti divampano ovunque. Impossibile infatti sapere che uso farà il datore di lavoro delle chiavi d’accesso a Facebook e Twitter, e soprattutto dei contenuti degli account, che con ogni probabilità influenzeranno la sua idea dei sottoposti. In diverse zone degli Usa, le aziende spingono per avere maggiore controllo sulle attività internet dei loro stipendiati e per conoscere più approfonditamente i candidati al posto di lavoro in fase di colloquio. Ma il confine tra legittima curiosità e invasione della privacy è sottile. L’identità digitale dei lavoratori statunitensi è, in definitiva, sotto minaccia.
Rivoluzione Usa, le password dei social al capo

Guarda anche: