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20 Gennaio 2024 | Ambiente, Innovazione

Rompighiaccio italiana Laura Bassi, missione numero 39

La nave, che pota il nome della prima donna docente universitaria della storia, salpa per la nuova campagna oceanografica al Polo Sud

Alla scoperta del Polo Sud per la 39ma volta. La nave da ricerca italiana Laura Bassi, che aveva fatto tappa in Nuova Zelanda, si è diretta al Mare di Ross, in Antartide, per partecipare a tre diversi progetti scientifici. È iniziata così la campagna oceanografica della 39ma spedizione antartica finanziata dal Ministero dell’Università e della Ricerca, nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, gestito dal Consiglio nazionale delle Ricerche per il coordinamento scientifico e dall’Enea per l’organizzazione logistica delle attività.

L’imbarcazione dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale impiegherà circa 60 giorni per circumnavigare l’intero Mare di Ross, azione che la impegnerà fino  a marzo 2024. A bordo ci sono 39 ricercatori, 23 membri dell’equipaggio e, per la prima volta, 12 ricercatori del progetto antartico neozelandese. Dal 2019 è intitolata alla prima studiosa al mondo ad aver mai ottenuto una cattedra universitaria: accadde appunto a Laura Bassi, docente di Fisica a Bologna nel Diciottesimo Secolo.

I progetti che vedranno protagonista la rompighiaccio sono tre:
– Tenore: coordinato dall’Università Parthenope di Napoli, studierà uno specchio di acqua marina libera dai ghiacci nella Baia Terra Nova;
– Signature: gestito dall’Università Politecnica delle Marche, intende analizzare le acque del Mare di Ross dal punto di vista biologico, chimico e fisico;
– Morsea: coordinato da Università Parthenope di Napoli e Università di Messina, indagherà la rete di osservatori marini posizionati fin dal 1994.

La rompighiaccio, unica nave italiana a poter muoversi fra i ghiacci, tornerà a casa con un prezioso carico di carote di ghiaccio, estratte per il progetto internazionale Beyond Epica, coordinato dall’Istituto di Scienze Polari del Cnr. L’intenzione è quella di tornare indietro nel tempo tramite i ghiacci antartici e ricostruire la storia climatica della Terra fino a 1,5 milioni di anni fa.

di Daniela Faggion
Un'immagine della Laurra Bassi - dal sito www.ogs.it/it/nave-da-ricerca-laura-bassi

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