“La spinta a fare il film su Lampedusa mi è arrivata da una chiavetta usb, che contiene del materiale che forse deciderò anche di utilizzare. E’ come se l’isola mi avesse chiamato” . Gianfranco Rosi , Leone d’Oro 2013 della Mostra di Venezia con il suo Sacro G.R.A ., parla così del suo prossimo film documentario che racconterà l’isola siciliana “ attraverso le storie dei suoi abitanti, al di fuori dell’eccezionalità” degli sbarchi dei migranti, “ la cui eco tragica sarà comunque presente”. Il regista per ora non ha certezze: “ Come sempre quando approccio ad un film, ho bisogno di immergermi nella realtà che voglio raccontare prima di girare e poi, piano piano, di trovare un processo narrativo. Per questo a settembre mi trasferirò a vivere sull’isola per un po’ e non so quando inizierò a girare né quanto dureranno le riprese. Per ora non so neanche che film sarà. E’ una sfida molto molto complessa. Spero di essere all’altezza”. Una sicurezza però Rosi ce l’ha già: “ Il titolo non sarà quello inizialmente indicato come provvisorio, Mare Nostrum, perché è deviante. Il titolo lo sceglierò quando avrò finito il film, nell’ultima settimana”.
Rosi: preparo un docu-film su Lampedusa

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