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26 Gennaio 2022 | Attualità, Innovazione

Rover marziano prende il nome dell’astrofisica italiana Amalia Ercoli Finzi

Sono intitolati a due donne i rover europei dedicati allo studio di Marte con la missione ExoMars 2022, che l’Agenzia Spaziale Europea sta mettendo a punto, in collaborazione con l’agenzia russa Roscosmos. Scopo del progetto: indagare tracce di vita su Marte. Il primo rover prende il nome della chimica britannica Rosalind Franklin che per prima scoprì il Dna. Il “gemello” che rimarrà sulla Terra invece, è dedicato alla scienziata italiana Amalia Ercoli Finzi. Quest’ultimo permetterà di seguire da terra tutte le simulazioni trasmesse da Franklin sul pianeta rosso. 

Nata nel 1937 Amalia Ercoli Finzi è stata la prima donna laureata in ingegneria aeronautica in Italia, diventando consulente scientifico per l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), per l’Esa e Nasa. Madre di cinque figli, professoressa al Politecnico di Milano ha influenzato moltissimi ragazzi ad appassionarsi allo spazio e diventare loro volta docenti o uomini dell’industri impegnati nell’innovazione tecnologica. Ha collaborato a numerosi progetti spaziali ma è sopratutto nota come “La Signora delle Comete” proprio per aver progettati la sonda Rosetta che nel 2014 ha raggiunto la cometa Churiumov- Gerasimenko. Rosetta dopo un volo di 10 anni ha raggiunto la cometa e grazie alla trivella progettato dalla Finzi ha potuto ancorarsi alla superficie, perforare il nucleo cometario e trasmettere dati utili per approfondire analisi scientifiche: come la caratterizzazione del suolo, la determinazione delle componenti chimiche presenti, lo studio delle attività della cometa e dei suoi tempi di sviluppo.

Le parole della scienziata

Commenta così la professoressa alla redazione di Telepress la nomina del rover Amalia: “Quando l’ho saputo mi sono sentita onorata, lo trovo un bellissimo riconoscimento dell’attività svolta in tutti questi anni”.

“I rover Franklin e Amalia sono figli della missione Rossetta – continua la Finzi – per quella spedizione infatti gli scienziati italiani hanno dimostrato di essere una nicchia d’eccellenza, facendo fare grandi passi avanti dal punto di vista dell’innovazione tecnologica nell’ambito della perforazione dei suoli extraterrestri. Le sonde di oggi invece sono come due sorelle, una lavora su Marte e l’altra sulla terra. Faremo fare ad Amalia tutto quello che fa Franklin sul pianeta”.

Gli ingegneri stanno già utilizzando il rover Amalia per ricreare diversi scenari e aiutarli a prendere decisioni che manterranno Rosalind al sicuro nel difficile ambiente del Pianeta Rosso. Il modello è rappresentativo di quello che il rover sarà in grado di fare su Marte. Franklin è pronta a partire dal kazachistan per il suo lungo viaggio.

Nel 2018 a Giovanni Caprara del Corriere della Sera Amalia Ercoli Finzi rivelava una sua regola a cui non viene mai meno “Nel mio lavoro affronto sempre cose nuove ed è una condiziona ammaliante perché mi obbliga non solo a pensare ma anche a sognare.

 

 

di Sara Giudice

Amalia_Ercoli_Finzi

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