L’Italia è ”l’unico paese al mondo nel quale il presidente del Consiglio controlla direttamente la quasi totalità delle reti televisive nazionali : da una parte i tre canali della tv di Stato Rai in quanto primo ministro e dall’altra il più grande gruppo radiotelevsivo privato (tre canali nazionali, oltre a diversi giornali e a un network radiofonico)’ ‘. Con questi toni, Reporter senza frontiere descrive nel rapporto pubblicato per le Nazioni Unite la poco rosea situazione nostrana quanto a libertà di stampa e informazione . Accusato principe è Silvio Berlusconi , che negli ultimi mesi ”ha moltiplicato le pressioni sull’informazione e gli attacchi alla libertà di stampa – ribadisce la nota di Rsf -. Il premier italiano non tollera le inchieste della stampa sugli intrecci tra la sua vita privata e la sua funzione pubblica e per questo ha reclamato risarcimenti milionari da due quotidiani nazionali e querelato altri quotidiani francesi e britannici” . Secondo l’organizzazione, ”il premier e i suoi consiglieri cercano, inoltre, di influenzare la scelta dei giornalisti a cui verrà affidata la conduzione di alcune trasmissioni politiche e, in altri casi, mettono in campo minacce dirette nei confronti di giornalisti ritenuti scomodi” . Tutti episodi che ”rappresentano serie violazioni della libertà di stampa e mettono in evidenza ancora di piu’ che, oggi in Italia, esiste un grave problema di rapporto tra politica, verità e informazione” , conclude il documento, che lancia l’allarme per il ruolo sempre più caduco e assoggettato ai voleri governativi del quarto potere del Belpaese.
Rsf attacca Berlusconi su libertà di stampa

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